Il certificato dei diamanti e la valutazione del prezzo

Come valutare i diamanti

Qualche tempo fa abbiamo parlato dell'investimento in diamanti, un'operazione che certo comporta i suoi rischi, non solo perché si può andare incontro ad un'importante perdita del proprio capitale, ma anche perché nel settore sono tante le variabili in gioco e capire come muoversi può capovolgere la situazione e quindi permetterci di fare un affare.

Vantaggi e rischi

Nell'articolo sull'investimento in diamanti abbiamo visto come le variabili in gioco siano più di una, a partire da un settore se vogliamo piuttosto chiuso, a differenza dell'oro, dove pochi player fanno il bello e il cattivo tempo. Se si è intenditori del settore i vantaggi di un investimento di questo tipo ci sono, così come i ricavi naturalmente, mentre se non si è molto pratici e ci si affida alla propria banca, per esempio, allora la fregatura può essere dietro l'angolo. Certo, parliamo pur sempre di un bene rifugio, quindi di un prodotto capace di mettere i nostri soldini al sicuro dalle crisi finanziarie a cui ci siamo ormai abituati, così come dalla possibilità che lo Stato faccia default, ma a condizione di pagarlo il giusto ovviamente, altrimenti saremo costretti ad aspettare decenni solo per raggiungere la reale quotazione della pietra appena acquistata. A proposito di crisi varie: un vantaggio importante dell'investimento in diamanti è quello di non essere coinvolti in un eventuale bail-in bancario, la procedura per il salvataggio di un istituto di credito in crisi che può coinvolgere addirittura anche i semplici correntisti, così come di essere esenti dalle clausole Cac, se si è deciso di investire in Titoli di Stato. Negli articoli linkati spieghiamo come funzionano queste due normative volute dalla Comuntà Europea. L'acquisto di uno o più diamanti esenta l'investitore dal dover intervenire con le proprie risorse per salvare una banca in crisi o le finanze pubbliche in pericolo.

Differenze tra diamanti e brillanti

Prima di procedere è bene fare chiarezza su una questione che in alcuni casi può generare incomprensioni. Per brillante si intende il taglio Round, quello che genera la maggiore luminosità di una pietra preziosa, quindi parliamo di un tipo di taglio, non di una pietra. Questo significa che il brillante non è di per sé un diamante, come pensa qualcuno. Anche una pietra di poco valore, quindi, può avere un taglio a brillante.

Partiamo dalla certificazione

Se abbiamo intenzione di investire, il punto di partenza non può che essere la conoscenza del documento che accompagna la pietra su cui vogliamo impegnare il nostro capitale. Il certificato gemmologico attesta le caratteristiche dei diamanti da investimento e ci permette di confrontare le pietre e quindi di valutare attentamente la convenienza del prezzo che ci è stato richiesto. Naturalmente il fatto che sia presente questo documento non ci garantisce da contraffazioni, falsi e quant'altro. È quindi necessario conoscere in modo approfondito come funziona il settore della certificazione dei diamanti, quindi quali sono le caratteristiche che ne determinano purezza, qualità, provenienza e così via. Vedremo come verificare la qualità di una pietra, come stabilirne la provenienza, quali sono i principali enti di certificazione e naturalmente come leggere un certificato gemmologico, in modo da avere le idee chiare ed evitare quindi fregature che si dimostrerebbero molto costose.

Cos'è il certificato gemmologico e come funziona

Nel mondo esistono vari laboratori di analisi gemmologica che rilasciano documenti di accompagnamento alle pietre preziose, alcuni molto affidabili altri meno, va detto, ma ne parleremo in seguito.

La carta d'identità dei diamanti

Il certificato è quindi una vera e propria carta d'identità. Al suo interno possiamo trovare l'elenco delle caratteristiche che determinano il grado di purezza, la qualità, la tipologia della pietra e quindi di conseguenza anche il prezzo. Come sappiamo, nel caso delle pietre preziose non esiste una vera e propria quotazione, come avviene per l'oro invece. La ragione è molto semplice: non sono tutte uguali, ne esistono di tantissimi tipi diversi ed anche all'interno della stessa tipologia possiamo trovare due pietre completamente diverse tra loro, quindi con una valutazione sul mercato che può variare anche di molto. Un diamante da investimento deve essere sempre accompagnato dal suo certificato, pena la poca liquidità della pietra e una indeterminazione del prezzo che ovviamente rappresenterà una perdita per l'investitore. Prima di vedere in dettaglio quali sono i parametri utilizzati per valutare il prezzo di un diamante, sfatiamo alcuni miti sui certificati.

  • Non sono eterni ed hanno un costo
  • Una cosa da considerare quando acquistate un bene di questo tipo è che il certificato che lo accompagna non dura per sempre e quindi, se intendete rivenderlo, vi toccherà pagare il prezzo della nuova valutazione.

  • Come certificare un diamante
  • Un tempo questa operazione era piuttosto complessa ed anche impegnativa dal punto di vista dei costi da sostenere. L'innovazione tecnologica e la concorrenza tra le aziende hanno comportato un notevole abbattimento dei prezzi per ottenere un certificato gemmologico e quindi oggi il costo non è certo impegnativo. In genere si può certificare un diamante consegnandolo di persona al laboratorio prescelto, ma è possibile anche spedirlo, naturalmente utilizzando un corriere adeguato.

  • Le valutazioni possono cambiare
  • La valutazione della qualità e delle caratteristiche di un diamante sono legate certo a fattori ben precisi, come vedremo in seguito, ma risentono anche di considerazioni e opinioni personali. È successo più volte che lo stesso laboratorio abbia valutato diversamente la stessa pietra.

  • Falsi e contraffazioni
  • Non sono pochi i casi in cui il certificato è risultato falso e contraffatto, problema che può presentarsi soprattuto nelle vendite tra privati. Delle volte sulla pietra ci può essere il numero seriale, inciso al laser e non visibile a vista. La prima cosa da fare è ovviamente quella di verificare che il numero seriale corrisponda a quello del certificato che accompagna il diamante, ma tutto può essere contraffatto, quindi attenzione e cercate di rivolgervi sempre a soggetti noti e affidabili quando decidete di comprare una pietra preziosa.

Tanti laboratori ma pochi veramente affidabili

Vedremo più avanti la lista degli istituti che rilasciano certificati e stime di valutazione dei diamanti, naturalmente anche valutando quali sono quelli più affidabili. Le aziende che si occupano di stabilire qualità e prezzo di queste pietre sono infatti moltissime, ma solo poche sono ufficialmente riconosciute a livello mondiale e non tutte possono essere considerate completamente affidabili. Gli istituti più seri si distinguono per la loro imparzialità ed agiscono in completa autonomia dalle aziende del settore. Naturalmente esiste anche il problema dei certificati falsi, contraffatti, ma questo è un problema che ha a che fare con truffe belle e buone da cui comunque ci si può difendere conoscendo bene il settore e le mosse da mettere in atto per verificare con attenzione la valutazione del valore di un diamante e quindi il prezzo giusto da pagare per venirne in possesso.

Informazioni presenti nel certificato

Come abbiamo detto la valutazione del valore della pietra, quindi del prezzo stimato, avviene stabilendone le caratteristiche qualitative. All'interno del certificato troveremo quindi un prezioso elenco di informazioni che ci aiuteranno a stabilire il valore reale di una pietra, naturalmente confrontandola con altre dalle caratteristiche simili e quindi valutandone il prezzo con una certa precisione. Ricordiamo che non esistono due diamanti uguali, quindi è bene fare attenzione anche a tanti fattori legati alla bellezza della pietra che non possono essere elencati in un qualsivoglia certificato di accompagnamento. Teniamo conto che i parametri che maggiormente influenzano la qualità sono quelli cosiddetti delle 4C, vale a dire Cut, Carat, Color e Clarity. Più questi quattro parametri sono di qualità più aumenta il valore della pietra. Vediamo una guida alle caratteristiche dei diamanti riportate nel certificato.

  • Taglio (cut)
  • Come è facile immaginare, tra le 4C questo è l'unico parametro determinato dall'azione dell'uomo, mentre gli altri sono tutti legati all'azione della natura. Il taglio è fondamentale, in quanto determina il modo in cui il diamante rifletterà la luce e quindi quanto sarà luminoso o meno. Naturalmente il Cut influenza anche la forma della pietra, con quella tonda che, essendo completamente simmetrica, risulta maggiormente luminosa ed è caratterizzata da alcune precise linee guida che ne determinano le proporzioni.

  • Peso carato (carat weight)
  • Spesso si confonde questo valore con le dimensioni, ma in effetti parliamo di un'unità di peso, anche se poi l'effetto finale è lo stesso. Un carato (0,2 grammi) si può dividere anche per cento punti, quindi possiamo indicare 0.60 carati con 60 punti. Va precisato che un peso triplo non comporta, a parità di qualità e caratteristiche della pietra, un prezzo triplo, ma molto maggiore. Man mano che aumentano le dimensioni aumenta anche la rarità, quindi la crescita del prezzo è in effetti esponenziale.

  • Colore (color)
  • La classificazione dei diamanti, per quanto riguarda il colore, si basa su una scala di valori stabilita dal GIA, acronimo di Gemological Institute of America. Questa scala va da D, che indica l'assenza di colore, a Z. In genere la gamma di tonalità possibili va da bianco ghiaccio a bianco caldo. Le pietre più rare e quindi maggiormente prezzate sono quelle classificate D. Seguono E (bianco eccezionale), F (bianco extra +), poi abbiamo G (bianco extra), H (bianco) e quindi seguono I/J (bianco con una leggera presenza di colore), K/L (bianco con colore) ed infine M/N/O/P/R/S/Z (colorati).

  • Purezza (clarity)
  • Durante la sua formazione un diamante genera delle cosiddette inclusioni, vale a dire fratture o presenza di altri minerali normalmente non visibili senza strumenti appositi. Queste inclusioni, chiamate anche impronte digitali della natura, in genere prendono la forma di nuvole, piume o piccoli cristalli. Meno sono presenti più la pietra è pura, libera da imperfezioni. Ovviamente stiamo parlano di un parametro importantissimo nella valutazione di un diamante e che da solo ne può influenzare in modo sensibile il prezzo e quindi il valore sul mercato. Anche la posizione dell'inclusione rappresenta un fattore importantissimo di determinazione della qualità di una pietra. Se per esempio si trova all'altezza della montatura, allora può essere poco importante, se si trova al centro invece determina una diminuzione sensibile del valore e della qualità. Va considerato il fatto che più un diamante è puro, quindi libero da imperfezioni, più tenderà ad essere luminoso. Anche in questo caso esiste una scala di valutazione stabilita dal GIA.

Classificazione purezza di un diamante
IFInternally FlawlessInternamente puro
VVSI1/VVS2Very Very Small InclusionInclusione piccolissima difficile da vedere
VSI1/VSI2Very Small InclusionInclusione molto piccola difficile da vedere
SI1/SI2Small InclusionPiccola inclusione ma visibile facilmente
P1/P2/P3PiquéInclusione visibile a vista
  • Forma (shape)
  • Le forme più comuni sono le seguenti (in inglese): Round, Asscher, Emerald, Oval, Marquise, Pear, Radiant, Princess, Heart, Cushion.

    Tutte le forme dei diamanti.

    Gli altri parametri di valutazione presenti nel certificato sono meno importanti delle 4C, ma possono comunque contribuire a determinare il prezzo di un diamante da investimento.

  • Dimensioni (dimensions)
  • Trattamenti (treatments)
  • Valutazione taglio (cut grades)
  • Simmetria e lucidatura (simmetry and polish)
  • Incisione cintura (girdle inscriptions)
  • Fluorescenza (fluorescence)
  • Numero certificato (report number)
  • Grafico della pietra (plotting diagram)
  • Commenti (comments)
  • Ologramma (holograms)

Qui sotto possiamo vedere l'immagine di un tipico certificato GIA.

Certificato diamanti GIA.

I più importanti laboratori di certificazione

Vediamo la lista degli istituti maggiormente considerati quando si tratta di valutare il valore di un diamante attraverso il suo certificato. Ovviamente esistono tante altra realtà, anche molto affidabili, a cui fare riferimento quando vogliamo stabilire se il prezzo stimato di una pietra che ci interessa è legittimo o meno, ma attenzione anche ai venditori di fumo, soprattutto se sono collegati a banche e simili. Insomma, quando il vostro istituto vi propone l'acquisto di un diamante e subito vi spara che è certificato, facendo intendere che il prezzo richiesto è legittimo e valutato da altri in modo super partes, fate attenzione e guardatevi attorno raccogliendo informazioni per conto vostro.

  • GIA (Gemological Institute of America)
  • In assoluto quello maggiormente considerato e a cui chiunque si occupi di diamanti fa riferimento.

  • AGS (American Gem Society)
  • Viene considerato l'istituto con il miglior sistema di valutazione del taglio. Molto utile quando si decide di acquistare da remoto.

  • EGL (European Gemological Laboratory)
  • Anche questo istituto è utilizzato con molta frequenza da chi vende o compra diamanti.

  • EGL USA (European Gemological Laboratory USA)
  • Fino a qualche tempo fa era associato EGL, adesso è completamente separato.

  • IGI (International Gemological Institute)
  • Per quantità di diamanti valutati è il più importante. Se decidete di comprare una pietra direttamente in gioielleria vedrete che nella maggior parte dei casi il certificato è IGI.

  • HRD (Hoge Raad Voor Diamant di Anversa)
  • Più utilizzato in Europa e Asia, piuttosto che negli Stati Uniti o in altre parti del mondo, si tratta di un laboratorio belga con sede ad Antwerp.

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