Alla luce delle difficoltà della nostra economia fa ancora una volta piacere sapere che il settore del rinnovabile, nonostante un deciso stop agli incentivi, sostituiti però dalle detrazioni Irpef, non solo cresce ma, notizia ancora più importante, diventa sempre più conveniente, oltre che contribuire a creare molti posti di lavoro. I costi di produzione scendono continuamente, come era facile prevedere, e quindi i tempi di ritorno dell'investimento si accorciano. Vedremo, nell'articolo di oggi, in sintesi, come funziona un impianto fotovoltaico, quali sono e come funzionano le detrazioni fiscali per il 2023. Faremo anche alcune considerazioni sui costi di realizzazione degli impianti e sulla convenzienza o meno di passare al fotovoltaico.
Funzionamento e tipologia del fotovoltaico
Bene, vediamo come funziona il fotovoltaico e quali sono le tipologie di impianti attualmente disponibili.
L'impianto
Un impianto fotovoltaico è costituito, fondamentalmente, dall'assemblaggio di vari componenti il cui compito è quello di trasformare i raggi del sole in energia elettrica.
- Pannelli
Costituiti da moduli fotovoltaici, sono dispositivi optoelettrici, vale a dire capaci di interagire con la luce, composti da celle solari, generalmente di silicio, che permettono di catturare l'energia della luce e di convertirla direttamente in elettricità. Negli ultimi anni la ricerca si è concentrata su altri materiali per la realizzazione delle celle fotovoltaiche, come il silicio amorfo, ricerca che però non ha ancora portato a risultati soddisfacenti.
- Componenti elettriche
L'insieme dei cavi e degli altri componenti necessari al funzionamento dell'impianto.
- Inverter
Converte una corrente continua in ingresso, quella prodotta dalle celle solari, in corrente alternata in uscita, così da poter essere utilizzata in ambito domestico.
- Sistemi meccanici
Non vale per tutti gli impianti, naturalmente, soprattutto quando parliamo del settore residenziale, ma sempre di più i pannelli fotovoltaici di ultima generazione sono dotati di sistemi meccanici, detti ad "inseguimento solare" che, in modo del tutto automatico, seguono i movimenti del sole, in modo da ottimizzare l'efficienza dell'impianto e massimizzare la produzione di energia elettrica.
Tipologie
Fondamentalmente, esistono tre grandi tipoligie di impianti fotovoltaici. Vediamoli.
- Ad isola
Gli impianti ad isola, detti anche stand-alone, producono energia, la accumulano in batterie e la sfruttano sul posto, senza nessun collegamento alla rete di distribuzione. Un esempio di questa tipologia di fotovoltaico possono essere quelli di abitazioni non collegate ad alcuna rete, oppure quelli sempre più presenti sulle imbarcazioni o su un caravan.
- Connessi in rete
I più diffusi. Gli impianti connessi in rete, detti anche grid-connected, sono collegati ad un sistema di distribuzione dell'energia o all'impianto elettrico privato da servire.
- Ibrido
Si tratta di un impianto ad isola che fino a quando può sfrutta l'energia autoprodotta, altrimenti assorbe quella della rete a cui viene comunque collegato.
Incentivi e detrazioni fotovoltaico
Come abbiamo detto, ormai di incentivi per la realizzazione di un impianto fotovoltaico non se ne parla più, ma sono presenti e confermati per tutto il 2023 dalla Legge di Bilancio le detrazioni Irpef del 50%.
Conto Termico 2.0 ed Ecobonus
Prima di procedere, per avere informazioni dettagliate su incentivi e detrazioni fiscali per lavori di efficientamento energetico e di ristrutturazione casa in genere, vi invitiamo alla lettura dei nostri articoli di approfondimento sul Conto Termico 2.0 GSE, ma anche quello relativo agli Ecobonus risparmio energetico. Si tratta di due situazioni diverse, anche se mirate entrambe a favorire l'efficientamento energetico di immobili ed edifici. Ognuna delle due può essere più o meno vantaggiosa a seconda della propria situazione lavorativa o patrimoniale. Inoltre, c'è anche il superbonus 90%, molto conveniente, ma a patto di effettuare lavori che comportino un miglioramento di due classi energetiche, come spieghiamo nell'articolo di approfondimento appena linkato.
Beneficiari
Possono accedere alle agevolazioni Irpef tutte le persone fisiche che installano presso la propria abitazione un impianto fotovoltaico per l'auto produzione di energia elettrica dal sole. La detrazione Irpef viene applicata su una spesa massima di 96.000 euro ed è ripartita in un arco temporale di 10 anni. In pratica lo Stato "paga" in 120 mesi. La potenza massima dell'impianto non deve superare i 20kW. Se vi interessa approfondire il metodo di calcolo dell'Irpef, cliccate sul link. L'articolo spiega anche cos'è l'Imposta sul reddito delle persone fisiche, chi la paga e quali sono gli altri oneri deducibili, compresi quelli sul risparmio energetico.
Condizioni essenziali
Affinchè si possa accedere alla detrazione fiscale è necessario che siano rispettate alcune condizioni essenziali che andiamo brevemente a riassumere.
- Al servizio dell'abitazione
La dicitura che certifica la possibilità di accedere alla detrazione dice proprio così: "al servizio dell'abitazione". Il significato di questa dicitura è molto chiaro: la cosa riguarda solo l'uso domestico, quindi la clientela residenziale.
- Potenza fino a 20kW
Il limite massimo di potenza sviluppata deve essere di 20kW.
- No ad aziende e niente rivendita
Al bonus Irpef del 50% non possono accedere le aziende o chi produce e vende energia.
- Niente cumulo
Non si può cumulare questo bonus con la tariffa incentivante prevista per i possessori di un impianto fotovoltaico.
Superbonus 90%
Per intervenire nei confronti di un settore, quello dell'edilizia in particolare, sono state decise una serie di misure che portano la detrazione fiscale al 90% per lavori di efficientamento energetico e anche di messa in sicurezza degli edifici. Vediamo quali sono le caratteristiche e i requisiti essenziali per accedere al superbonus detrazione fiscale 90% per la realizzazione di un impianto fotovoltaico.
- Requisiti
Il superbonus è accessibile solo ai privati ed unicamente per immobili ed edifici adibiti a prima abitazione. Inoltre, vanno eseguiti contemporaneamente altri interventi di efficientamento energetico.
- Spesa massima
La spesa massima detraibile è di 48.000 euro per unità.
- Miglioramento classe energetica
Affinché si possa accedere alla detrazione fiscale del superbonus 90% promessa dal Decreto Rilancio, l'intervento di efficientamento energetico deve comportare un miglioramento di almeno due classi di prestazione energetica.
- Cessione energia in eccesso
È previsto l'obbligo di cedere al GSE l'energia prodotta in eccesso dall'impianto fotovoltaico realizzato con il superbonus 90% e non consumata.
Costi e convenienza fotovoltaico
Va detto che negli ultimi tempi sono arrivate sul mercato alcune importanti e interessanti innovazioni, come il solare termodinamico di Ohikia, che permette di produre acqua calda, anche per il riscaldamento, e refrigerazione, ma allo stesso tempo energia elettrica, a differenza di quanto avviene in un normale impianto solare termodinamico domestico. Viene sfruttata una nuova tipologia di pannelli di ultima generazione ed altre importanti innovazioni tecniche, come la batteria termica. Un impianto di questo tipo offre rendimenti potenzialmente anche migliori di un impianto fotovoltaico tradizionale.
Pesa sulle bollette
Come abbiamo detto, il Quarto Conto Energia ha messo fine alla politica degli incentivi sul fotovoltaico, anche se bisogna ammettere che i costi di produzione si sono veramente abbattuti negli ultimi tempi e con loro, naturalmente, i prezzi degli impianti. A questo va aggiunto che la politica dell'incentivazione del fotovoltaico ha portato si dei risultati importanti a livello di produzione di energia rinnovabile in Italia, ma il tutto è stato abbondantemente sovvenzionato a carico degli utenti attraverso le bollette e prima o poi il giochino non poteva che terminare, anche se la presenza della detrazione Irpef per chi si affida al fotovoltaico in un certo senso compensa la fine degli incentivi stessi. Ricordiamo, ma lo vedremo successivamente nel corso dell'articolo, che la detrazione Irpef viene spalmata su un periodo di 10 anni, ma ne parleremo più avanti.
Il taglio degli incentivi
Giusto per capire facciamo qualche esempio, così parliamo di numeri ben precisi e tutto è più chiaro. Precedentemente un impianto di 3kW riceveva un contributo di 0,43 euro a chilowattora. Dopo l'introduzione del Quarto Conto Energia il contributo è passato a 0,387 euro a kWh ed è gradualmente diminuito di mese in mese fino ad arrivare a 0,298 euro/kWh. Successivamente è scattato il nuovo taglio, quindi si è passati a 0,274 euro/kWh. Ed ora, stop a tutto! A questo punto qualcuno si chiederà se realizzare un impianto fotovoltaico, vista la soppressione degli incentivi, è ancora conveniente. La risposta è sorprendente.
I prezzi degli impianti scendono
Ebbene si. La risposta alla domanda che ci siamo posti precedentemente è si! E non solo. Possiamo dire, tabelle e dati alla mano, che oggi realizzare un impianto fotovoltaico è diventato particolarmente conveniente! La spiegazione è in effetti molto semplice. Gli incentivi sono si terminati, ma il costo di realizzazione dei pannelli è sceso ancora di più e poi c'è il discorso della detrazione Irpef del 50%, che continua per tutto il 2023. Siamo passati dai 7.000 euro circa al kW del 2008 ai 3.500 attuali. Ovviamente i costi possono variare a seconda della tipologia dell'impianto. Insomma, i pannelli per il fotovoltaico non sono tutti uguali e di questo bisogna tener conto, ma comunque assistiamo continuamente ad un calo indifferenziato e deciso dei costi di produzione e di realizzazione degli impianti. Una vera epoca del fotovoltaico low-cost, ormai nei fatti, oltre ai tanti kit fai da te ormai presenti sul mercato.
Sempre più conveniente
Facendo quattro conti, anche in presenza della fine dei contributi, il tempo di ritorno del costo sostenuto per la realizzazione di un impianto fotovoltaico si è abbassato dagli 8,9 anni del 2008/2009 ai 5 di oggi. E al sud, dove c'è una maggiore incidenza del sole, i tempi si accorciano ancora di più. A questo va aggiunto il sistema dell'impianto fotovoltaico in comodato d'uso, che permette di affittare il tetto della propria abitazione ad un fornitore di energia elettrica. Ne abbiamo parlato nell'articolo linkato, a cui vi rimandiamo per approfondimenti. Insomma, la realizzazione, anche in ambito domestico, di un sistema che sfrutta il calore generato dal sole, rischia di tradursi sempre di più in un affare e in un grande risparmio sul consumo di energia elettrica, e questo ci fa molto piacere, anche se, bisogna dirlo, il problema paesaggistico esiste.