Rogito notarile per compravendite immobiliari

Quando acquistiamo un immobile, un garage o un terreno, il rogito notarile rappresenta l'atto conclusivo della compravendita, il documento che certifica il passaggio di proprietà del bene in oggetto. Il rogito notarile più comune è quello per l'acquisto della casa, ma non solo. Vediamo cos'è, come funziona e quanto costa l'atto di compravendita per un immobile stipulato da un notaio.

Cos'è il rogito notarile - Significato e funzionamento

Si tratta di un atto formale, redatto dal notaio, che certifica la compravendita di un bene immobile, come una casa, un garage o box come lo vogliamo chiamare, un terreno o un locale commerciale. Il rogito notarile di compravendita certifica il passaggio di proprietà dell'immobile tra due parti, il compratore ed il venditore. Il prezzo dell'immobile in oggetto, concordato tra le due parti, viene inserito all'interno del documento di rogito. Questo documento è una delle voci che maggiormente concorrono ai costi del mutuo, come abbiamo spiegato nell'articolo appena linkato, a cui vi rimandiamo per approfondimenti.

Rogito e scrittura privata

Di per sè la legge non vieta di ricorrere alla scrittura privata per redigere un contratto di compravendita immobiliare, ma certo il rogito notarile rappresenta la forma più sicura ed utilizzata per certificare l'acquisto e la vendita di beni immobiliari. Anche nel caso in cui, comunque, ci si voglia avvalere della scrittura privata, è sempre bene farla redigere da un notaio ed autenticarla, così da non incorrere in problemi non attesi. Abbiamo spiegato come funziona la scrittura privata, semplice ed autenticata, nell'articolo linkato. Comunque, questa soluzione non garantisce le stesse tutele di un rogito notarile, quindi meglio evitare la scrittura privata ed avvalersi invece di un atto pubblico come il rogito.

Il notaio

La figura principe del rogito notarile è, naturalmente, il notaio, colui che stipula il contratto di compravendita, ne spiega i vari passaggi alle parti, compratore e venditore, e controlla che la documentazione presentata sia corretta e corrispondente alla normativa del settore. Nello stato al rogito il notaio procede, come previsto per legge, alle indagini relative all'immobile oggetto della compravendita, vale a dire la presenza di ipoteche, tipico è il caso dell'ipoteca sulla casa, vincoli, pignoramenti e la regolarità dell'immobile con le norme catastali ed edilizie. Nel caso dell'ipoteca il notaio è tenuto, per legge, ad attestarne l'eventuale presenza, mentre, per quanto riguarda i possibili abusi edilizi, il notaio non è tenuto per legge ad appurarli, ma solo a controllare la presenza dei necessari documenti che il venditore deve presentare, come previsto dalla normativa del settore. Ovviamente, con un costo però superiore a quello del semplice rogito, il notaio può controllare anche la presenza di eventuali abusi edilizi.

Cosa contiene il rogito notarile

L'atto di compravendita di un immobile viene scritto su fogli protocollo ed assieme ai documenti allegati costituisce un fascicolo unico. Vengono realizzate quattro copie del rogito notarile, una per ognuna delle due parti, una che verrà conservata dal notaio ed un'altra che dovrà essere invece depositata presso la Conservatoria, in un tempo che non potrà superare il ventesimo giorno dal momento della firma dell'atto. Ovviamente, quest'ultimo passaggio è a cura del notaio. Se parliamo del rogito per l'acquisto della casa, in genere la prima, ma ovviamente non è una regola, deve contenere le seguenti voci:

  • Valore dell'immobile
  • Il cosiddetto valore di cessione dell'immobile, vale a dire il prezzo pagato dal compratore al venditore.

  • Modalità di pagamento
  • Le caratteristiche del pagamento con cui il compratore salderà il proprio debito nei confronti del venditore.

  • Spese del notaio
  • L'elenco delle spese sostenute dall'estensore l'atto, vale a dire il notaio, nell'espletazione del suo compito, la redazione del rogito notarile.

Chi paga il notaio e costi

Il notaio viene pagato dall'acquirente dell'immobile oggetto della compravendita ma queste non sono le uniche spese a carico del compratore. Vediamo la lista delle dei cosiddetti "costi vivi", quelli che l'acquirente deve sostenere nel momento in cui viene redatto il rogito notarile.

  • Atto casa
  • L'atto di compravendita e la sua redazione. I costi non sono fissi, ogni notaio può avvalersi di un proprio prezziario. In genere, è possibile verificare i costi sul sito del notaio. Ovviamente, questa spesa viene valutata in percentuale sul prezzo dell'immobile oggetto della compravendita.

  • Atto di mutuo
  • Nel caso in cui l'immobile, per esempio una prima casa, venga acquistato mediante un finanziamento, le spese per redigere l'atto di mutuo sono a carico dell'acquirente. Per i costi, vi consigliamo la lettura del nostro articolo sulle agevolazioni prima casa, ma anche dell'articolo di approfondimento sui tipi di mutuo.

  • Altri costi
  • Spese di cancelleria ed oneri di segreteria.

Cosa succede dopo il rogito notarile

Una volta completata la procedura prevista per l'atto di compravendita di un immobile, il venditore è legittimato a riscuotere la cifra prevista per la vendita dell'immobile in oggetto e non è più tenuto al pagamento di spese condominiali, utenze, tasse e così via. Dal momento della stipula dell'atto di compravendita è il compratore che si assume il carico di queste spese. Una menzione particolare meritano le spese condominiali straordinarie approvate prima del rogito notarile. Queste spettano al venditore, anche nel caso in cui i lavori, per esempio di ristrutturazione, vengano avviati successivamente all'atto di compravendita. Una volta completato il rogito, il venditore è tenuto a consegnare le chiavi dell'immobile oggetto della compravendita e deve garantire che lo stesso sia libero al rogito, cosa comunque già verificata dal notaio ed apposta nel documento di compravendita.

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