ETP - Cosa sono, vantaggi e rischi

Gli ETP sono strumenti finanziari particolarmente interessanti, anche se richiedono una certa conoscenza dei meccanismi della finanza. I più conosciuti sono gli ETF e gli ETC, ma esistono in varie forme, più o meno adatti ad una tipologia di investimento piuttosto che un'altra. Nel corso dell'articolo vedremo cosa sono gli ETP, quali tipologie troviamo sul mercato, come funzionano e quali sono i rischi legati ad un investimento di questo tipo.

Cosa sono gli ETP

In sintesi, gli ETP sono strumenti finanziari che replicano l'andamento di un indice di riferimento, di un determinato attivo sottostante, valute, materie prime e così via. In genere, vengono ampiamente utilizzati in ottica di diversificazione del rischio e possono regalare belle soddisfazioni all'investitore, per quanto richiedano comunque una conoscenza approfondita delle dinamiche dei mercati finanziari e di quelli sottostanti. Il termine ETP è l'acronimo di Exchange Traded Products e da diversi anni, ormai, si assiste ad un continuo aumento della presenza sul mercato di questi prodotti finanziari, ormai disponibili in tantissime forme diverse.

Perché convengono

Come abbiamo detto, gli ETP non fanno altro che replicare l'andamento di un mercato sottostante, di cui, proprio per questa ragione, non ne superano mai le performance. Viene quindi da chiedersi per quale ragione conviene investire in ETP, visto che basterebbe operare sul mercato di riferimento per ottenere le stesse performance! Le ragioni del successo degli ETP in effetti sono diverse, ma una in particolare li rende particolarmente attraenti.

I vantaggi degli ETP

Gli ETP permettono, con una sola operazione, di investire su un intero settore, su un indice oppure su una serie di azioni. Acquistando un ETP si accede di fatto ad un portafoglio di titoli, che possono essere di varia natura, risparmiando tempi e commissioni. Qualunque investitore sa quanto le commissioni possono erodere gli utili generati da un investimento, ne abbiamo parlato nell'articolo sui fondi comuni d'investimento, a cui vi rimandiamo per approfondimenti. Gli ETP rendono quindi facile e veloce investire, anche se è bene non farsi prendere la mano ed operare comunque in ambiti di cui si ha una certa conoscenza. Indubbiamente, però, gli ETP facilitano la vita e possono impattare sui costi generalmente legati all'investimento finanziario. Non solo. Esistono tutta una serie di ulteriori vantaggi che rendono gli ETP uno strumento conveniente per operare sui mercati finanziari e che hanno contribuito al successo di questi prodotti negli ultimi decenni.

  • Diversificazione
  • Gli ETP permettono di investire, in un'unica soluzione, su un insieme di prodotti finanziari, quindi garantiscono per natura una notevole diversificazione dell'investimento. Non c'è un legame con le performance di un singolo titolo e questo è certamente un vantaggio importante.

  • Negoziazione continua
  • Gli ETP possono essere negoziati in tempo reale, naturalmente durante gli orari di apertura dei mercati. Questa caratteristica permette di ottimizzare le performance dell'investimento, a condizione di seguire, ovviamente, l'andamento dei mercati finanziari in tempo reale, cosa che comporta comunque un certo impegno.

  • Costi ridotti
  • Oltre al risparmio sulle commissioni, di cui abbiamo parlato precedentemente, gli ETP sono più economici di altri prodotti finanziari. In diversi paesi non vengono applicati costi accessori e imposte di bollo. In genere gli ETP hanno costi di gestione particolarmente ridotti.

  • Flessibilità operativa
  • Gli ETP non richiedono un investimento minimo, possono essere venduti allo scoperto o acquistati in marginazione e godono di altre facilitazioni che li rendono particolarmente flessibili.

  • Fiscalità agevolata
  • In diversi paesi, a partire ovviamente dal Regno Unito, gli ETP godono di una fiscalità agevolata che ne incrementa la convenienza.

Elementi comuni a tutti gli ETP

Come abbiamo detto in precedenza, esistono diverse forme di ETP, di cui parleremo a breve, ma tutte condividono alcune caratteristiche comuni che andiamo a riassumere nell'elenco successivo.

  • Tutti gli ETP sono quotati in mercati regolamentati.
  • Possono essere negoziati in tempo reale durante gli orari di apertura degli scambi in borsa, come le azioni.
  • Qualunque ETP replica sempre la performance di un indice di riferimento o dell'attività sottostante.
  • Partecipanti autorizzati e market maker forniscono liquidità ai relativi mercati.

Tipologie di ETP

Esistono diversi tipi di ETP, impossibili da elencare tutti in un'unica soluzione. Vediamo quali sono gli ETP più diffusi sul mercato.

ETC (Exchange Traded Commodities)

Sono particolarmente utili per investire in materie prime. Ne abbiamo parlato nella nostra guida all'investimento in oro, in particolare nella sezione relativa al cosiddetto oro finanziario. In questo caso, assieme agli ETF, permettono di investire in oro senza i costi e le incombenze legate alla gestione dei classici lingotti fisici, magari belli da maneggiare ma impegnativi nella gestione. A differenza degli ETF, gli ETC non sono Oicr e non hanno una scadenza. Vengono emessi da una società veicolo che ha investito direttamente sulla materia prima o in contratti su merci con operatori internazionali. Gli ETC permettono di accedere sia a singole materie prime, come per l'oro, ma anche petrolio e prodotti agricoli, che su un insieme di materie prime. Dal punto di vista del piccolo risparmiatore, a nostro parere gli ETC sono gli ETP più interessanti, tra l'altro in un settore che può essere particolarmente conveniente, se si investe con giudizio e consapevolezza dell'andamento dei mercati.

ETF (Exchange Traded Funds)

Sono caratterizzati dal seguire un particolare indice azionario, in genere l'FTSE 100 o l'S&P500. Fondamentalmente sono considerati Oicr (Organismi di investimento collettivo del risparmio) a gestione passiva e si prestano particolarmente alla diversificazione del portafoglio di investimenti. Consentono l'accesso a vari indici, soprattutto azionari e su commodity, a mercati obbligazionari e monetari, così come ad indici di private equity e di hedge fund.

ETN (Exchange Traded Notes)

Anche gli ETN sono titoli senza scadenza ed hanno diverse caratteristiche in comune con le obbligazioni senza cedola a lunga scadenza. Vengono emessi da società che hanno investito nel sottostante o in contratti derivati sullo stesso. Non sono titoli semplici da interpretare e richiedono una certa conoscenza delle cose finanziarie.

Currency ETP

Si concentrano sulle valute, un settore che può regalare veramente grandi soddisfazioni, come abbiamo spiegato nel nostro articolo sull'investimento in valuta estera.

Rischi degli ETP

Ovviamente non è tutto oro quello che luccica, dice un vecchio detto. Abbiamo visto come gli ETP siano uno strumento finanziario che permette di investire comodamente e con un certo grado di sicurezza, dovuto alla naturale tendenza di questo prodotto finanziario alla diversificazione dell'investimento. Ci sono, comunque, dei limiti e dei rischi, come è ovvio e come è comune a tutte le tipologie di prodotti di questo tipo, come abbiamo spiegato nella nostra guida agli investimenti. Il limite più importante è l'impossibilità di personalizzare l'ETP. Questo strumento è infatti standardizzato, non può essere modificato. Se si investe su un indice, per esempio, si viene inesorabilmente legati a tutte le società che vanno a comporre quell'indice. A questo va aggiunto il legame con la volatilità dei mercati sottostanti, a cui gli ETP sono vincolati e da cui quindi dipendono. Questa caratteristica però, quella di replicare perfettamente i movimenti di prezzo dell'indice di riferimento, può essere sfruttata per ottimizzare il rendimento dell'investimento, a condizione però di seguire attentamente l'andamento del mercato di riferimento. C'è poi il problema dell'utilizzo di un derivato da parte di alcuni ETP, che espone al rischio di inadempimento della controparte del derivato. Gli ETP che utilizzano un derivato, quelli definiti sintetici, proprio per questa ragione possono essere anche garantiti, a fronte naturalmente di un costo aggiuntivo che va valutato in relazione al rendimento generato.

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