Guida Ecobonus 2023 - Detrazioni fiscali

Questo articolo è parte integrante della nostra guida agli Ecobonus 2023, a cui vi rimandiamo per l'elenco degli altri articoli della guida.

Quanto vale l'Ecobonus 2023

Dopo aver visto, nell'articolo precedente della guida, quali sono gli interventi incentivabili, vediamo quanto spetta, in detrazioni fiscali Irpef e Ires, a chi effettua lavori di riqualificazione energetica nel 2023.

Detrazione 50%

  • Serramenti
  • Si possono detrarre dall'Irpef e dall'Ires le spese per l'acquisto e la messa in opera di finestre ed infissi in generale, a condizione naturalmente che portino ad un vantaggio dal punto di vista del risparmio energetico per il condizionamento, estivo ed invernale, dell'abitazione o edificio che sia, come per esempio nel caso delle finestre a doppio vetro. Sul sito Enea si legge la seguente dichiarazione:
    "È agevolabile la sostituzione di finestre comprensive di infissi, delimitanti il volume riscaldato verso l'esterno e verso vani non riscaldati che rispettano i requisiti di trasmittanza termica U, (W/m²K), riportati in tabella 2 del Decreto Ministeriale 26 gennaio 2010."
    Vediamo quali sono i requisiti tecnici dell'intervento che dà diritto a richiedere l'incentivo della detrazione fiscale Ecobonus 2023.

    • Deve trattarsi di sostituzione di elementi già esistenti o di sue parti (non vale per le nuove installazioni)
    • Deve delimitare un volume riscaldato verso l'esterno o verso vani che non risultano riscaldati
    • Va assicurato un valore di trasmittanza termica (Uw) che risulti uguale o inferiore a quello limite indicato nella tabella 2 del D.M. 26 gennaio 2010

    Adesso elenchiamo quali sono le spese per gli infissi per cui si può richiedere l'incentivo GSE della detrazione fiscale 2023.

    • Fornitura e posa in opera
    • Si possono detrarre dalle tasse le spese per la fornitura e la messa in opera di una nuova finestre (in sostituzione di quella già esistente) comprensiva di infisso oppure anche di una porta di ingresso.

    • Componenti vetrate
    • Il Bonus Risparmio Energetico Ecobonus può essere richiesto anche per l'integrazione o la sostituzione di componenti vetrate.

    • Tutte le componenti detraibili
    • Scuri, persiane, cassonetti (ma solo se sodali con l'infisso), avvolgibili e tutti gli elementi accessori, ma a condizione che la sostituzione di questi ultimi avvenga contemporaneamente a quella degli infissi, oppure del solo vetro.

    • Prestazioni professionali
    • Gli Ecobonus 2023 danno la possibilità di detrarre anche le prestazioni professionali atte ad espletare le pratiche burocratiche e tecniche per ottenere gli incentivi per il risparmio energetico, come ad esempio la redazione dell'APE.

  • Schermature solari
  • Come specificato sul sito Enea, rientrano tra i prodotti che possono godere dell'incentivo fiscale GSE tende alla veneziana, tapparelle, persiane a battente (alla veneziana o a soffietto), tende esterne a bracci pieghevoli o rotanti, a rullo e verticali, tende per lucernari e finestre a tetto. Ricordiamo al lettore che quando si parla di schermature solari si identificano 3 aree: da interno, da esterno e fra vetri. Tutte e 3 le aree possono godere delle detrazioni fiscali bonus risparmio energetico 2023.

  • Impianti fotovoltaici
  • Anche per la produzione di energia rinnovabile mediante un impianto di pannelli fotovoltaici sono previste detrazioni fiscali del 50%, ma fino ad una spesa massima di 96.000 euro. Abbiamo approfondito l'argomento nel nostro articolo su come funziona un impianto fotovoltaico, dove valutiamo anche quali sono le caratteristiche che rendono questo tipo di impianto conveniente e affidabile nel tempo. Sono detraibili anche le spese sostenute per la realizzazione di una pergola fotovoltaica, una struttura che rientra nell'ambito dell'edilizia libera e che quindi non ha bisogno di permessi edilizi.

  • Climatizzazione invernale (senza termoregolazione)
  • Sostituzione di impianti già esistenti con sistemi di nuova generazione a condensazione di classe A. Impianti dotati di generatori di calore a biomasse combustibili, stufe a pellet (se il rendimento energetico è superiore all'85% la detrazione è del 65%) e simili, come i termocamini. È molto importante, ai fini della richiesta dell'Ecobonus 2023, la presentazione di tutta la documentazione necessaria. Vediamo quali sono i documenti occorrenti nel caso in cui si proceda alla sostituzione dell'impianto di condizionamento invernale (il riscaldamento) con uno a condensazione o a biomasse combustibili.

    • Rispetto dei requisiti richiesti
    • Asseverazione da parte di un tecnico abilitato che attesta il pieno rispetto dei requisiti elencati nell'articolo 9 del "Decreto Edifici". Nel caso in cui il vostro impianto produca una potenza inferiore ai 100 kW, il documento di cui sopra può essere sostituito dalle certificazioni del produttore della caldaia e delle valvole termostatiche (queste ultime nel caso in cui si installi anche un sistema di termoregolazione e quindi si usufruisca della detrazione del 65%).

    • Scheda informativa
    • Deve contenere i dati elencati nell'allegato E del Decreto Edifici e va inviato all'ENEA. Per quanto riguarda le caratteristiche della caldaia si può fare riferimento all'articolo 9 del Decreto Edifici, dove sono presenti tutte le disposizioni al riguardo.

Detrazione 65%

  • Sostituzione impianto di climatizzazione e termoregolazione
  • Si può accedere all'incentivo massimo per i soggetti privati nel momento in cui si sostituisce il vecchio impianto di climatizzazione invernale con uno di questi sistemi:

    • Caldaia a condensazione
    • La caldaia a condensazione deve essere di classe A e, come abbiamo detto in precedenza, solo in concomitanza dell'installazione di un sistema di termoregolazione, come le valvole termostatiche. La termoregolazione deve essere di classe V, VI o VIII.

    • Sistema ibrido
    • Pompa di calore integrata con caldaia a condensazione, il tutto assemblato in fabbrica direttamente dal produttore dell'impianto e concepito per lavorare in tandem.

    • Generatori d'aria calda
    • Anche in questo caso si può chiedere la detrazione fiscale Ecobonus 2023, ma il sistema deve essere a condensazione.

    • Stufe a pellet
    • Se il rendimento energetico supera il valore dell'85%, allora la detrazione fiscale diventa del 65%.

  • Pannelli solari
  • La Legge di Bilancio 2023 ha pienamente confermato la detrazione fiscale del 65% per l'acquisto e l'installazione di un impianto di pannelli solari per la produzione di acqua calda. Esistono dei requisiti per ottenere l'Ecobonus 2023 nel momento in cui si installa un sistema di questo tipo.

    • Edificio già esistente
    • L'edificio in cui si installa l'impianto di pannelli solari deve essere già esistente e non di nuova costruzione.

    • Garanzia minima
    • 5 anni per pannelli solari e bollitori, 2 anni per accessori e componentistica.

    • Conformità norme UNI e certificazioni
    • I pannelli devono essere conformi alle norme UNI EN 12975 e 12976 e certificati da un organismo qualificato appartenente ad un paese dell'Unione Europea o in alternativa della Svizzera.

    • Spese detraibili
    • Nel momento in cui si installa un impianto di pannelli solari si possono detrarre sia le spese strettamente legate alla realizzazione dell'impianto che quelle per le prestazioni professionali necessarie ad ottenere la certificazione energetica richiesta. Accedono alla detrazione fiscale 65% Ecobonus 2023 anche i lavori edili necessari all'installazione dei pannelli solari, quindi opere idrauliche, murarie e posa in opera di apparecchiature elettroniche o meccaniche.

  • Sistemi termodinamici
  • Anche in questo caso si può richiedere la detrazione fiscale 65% dell'Ecobonus. Parliamo di impianti che producono acqua calda con sistema a concentrazione solare. Nel caso in cui sia presente anche la produzione di energia elettrica e termica, si possono detrarre solo le spese sostenute per la parte che fa riferimento alla produzione di energia termica. A questo proposito l'Agenzia delle Entrate ha prodotto una risoluzione ad hoc (n° 12/E del 7 febbraio 2011).

  • Domotica
  • La detrazione fiscale del 65% si può richiedere per l'acquisto di prodotti funzionali al controllo a distanza di riscaldamento, condizionamento estivo, produzione di acqua calda, illuminazione e tutto quello che riguarda la gestione di qualsiasi cosa consumi energia. Ovviamente l'Ecobonus 2023 vale anche per l'installazione e la messa in opera dei prodotti acquistati.

Il Bonus Verde

Anche se non ha molto a che fare con gli Ecobonus, avvisiamo il lettore che è disponibile anche la detrazione fiscale del 36%, sotto il nome di Bonus verde, per interventi di cura, ristrutturazione e irrigazione del verde privato. Questa agevolazione è stata confermata anche per il 2023. Per chi ha un giardino, una terrazza, o comunque del terreno a disposizione, si tratta di una novità significativa e vantaggiosa, soprattutto in previsione di lavori di ammodernamento del giardino di casa. Vediamo come funziona il Bonus verde.

  • Interventi ammessi
  • Ristrutturazione o realizzazione di aree verdi, impianti di irrigazione, sistemazione in genere di giardini e terrazze. Tutto quello che può essere considerato funzionale alla gestione di un'area verde, rientra nella detrazione del 36% della spesa sostenuta.

  • Importo massimo
  • Il Bonus verde prevede un incentivo, sotto forma di contributo fiscale rateizzabile, su una spesa massima di 5.000 euro.

  • Non si può fare da sé
  • È bene precisare che il Bonus verde non è un semplice rimborso delle spese effettuate per il giardino od il terrazzo di proprietà. Nella sostanza, se si va dal vivaista ad acquistare un vaso oppure una pianta, non si ha diritto alla detrazione del 36%. I lavori devono essere effettuati da una ditta specializzata ed il pagamento deve essere tracciabile, non in contanti.

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