Il reddito di cittadinanza - Cos'è, requisiti e richiesta

Con l'avvento del Governo Meloni sono state ampiamente riviste le regole relative a questo sussidio economico, a partire dalle mensilità concesse, il concetto di lavoro congruo, che viene eliminato, e le norme da rispettare per evitare di perdere il reddito di cittadinanza. Ricordiamo che da settembre 2023 entra in vigore la Mia - Misura di inclusione attiva, di cui parliamo approfonditamente nell'articolo linkato.

Gli aiuti disponibili

Vediamo la lista di quelli che sono gli argomenti che tratteremo nel corso dell'articolo, ma prima ricordiamo ai nostri lettori che esiste già il cosiddetto reddito di inclusione, il REI, che è stato letteralmente inglobato da quello di cittadinanza, esattamente come l'indennità di disoccupazione, la cosiddetta NASPI. Per chi fosse interessato agli altri aiuti economici per chi vive una situazione di disagio, consigliamo la lettura della nostra guida ai Bonus Famiglia 2023, erogati da Stato e Comuni. Aggiungiamo anche il Family Act, che prevede una lunga serie di aiuti per le famiglie, tra cui l'assegno unico per i figli fino a 18 anni, contributi per gli asili nido (c'è anche il bonus asilo nido, se vi interessa) e detrazioni fiscali per libri e affitto di casa di chi ha un figlio all'università. Bene, elenchiamo gli argomenti principali che tratteremo nel corso dell'articolo.

  • Cos'è il reddito di cittadinanza 2023 e come funziona
  • Le novità del Governo Meloni
  • Quanto spetta ai beneficiari (calcolo degli importi)
  • Come funziona la Carta Reddito di Cittadinanza
  • Cosa bisogna fare durante l'erogazione del reddito di cittadinanza
  • I requisiti necessari e a chi spetta
  • Come fare la richiesta e quando fare la domanda
  • Quali sono i documenti per il reddito di cittadinanza 2023

Il reddito di cittadinanza 2023

Vediamo a quanto ammonta il finanziamento al reddito di cittadinanza, in cosa consiste esattamente, come funziona, quali sono i requisiti per ottenerlo, quanto dura e quali sono i tempi per l'erogazione del contributo. Naturalmente vedremo in dettaglio a chi spetta il reddito di cittadinanza 2023, quindi chi ne ha diritto, il reddito Isee necessario per fare la richiesta di questo aiuto economico e tutta la documentazione necessaria. Concluderemo questa sezione del nostro articolo su cos'è e come funziona il reddito di cittadinanza con alcune considerazioni sui beneficiari a seconda della nazionalità. Termineremo l'articolo con l'esamina del rapporto del reddito di cittadinanza con altre forme di sostegno economico alla povertà, come per esempio il Contributo Affitto 2023, gli Assegni familiari (ANF) e i Bonus energia, gas e acqua.

Il sostegno al reddito minimo

Cominciamo con capire di cosa parliamo esattamente e come funziona questo sussidio per venire incontro a chi non ha un lavoro, oppure guadagna molto poco, e vive una situazione di forte disagio economico. Con il termine reddito di cittadinanza si intende un'erogazione statale per raggiungere la soglia di reddito minimo sotto la quale si viene considerati soggetti in una situazione di povertà assoluta o relativa, stabilità dall'ISTAT a 780 euro. Non si tratta quindi di un contributo fisso, ma di un aiuto economico fino alla somma di 780 euro a seconda di vari parametri, come per esempio quello di vivere in una casa di proprietà o meno. In questo caso verrà detratta dalla soglia massima la quota del reddito di cittadinanza 2023 destinata al pagamento dell'affitto, giusto per fare un esempio. Per quanto riguarda gli importi stabiliti, a seconda della situazione familiare, ne parleremo più avanti.

Come funziona il reddito di cittadinanza

Come abbiamo detto poco fa, secondo l'ISTAT sotto la soglia di reddito di 780 euro al mese si rientra nella categoria di soggetti in condizione di povertà relativa o assoluta. C'è infatti chi ha entrate mensili insufficienti e chi invece proprio non ha una rendita economica. Il reddito di cittadinanza funziona su un principio di fondo: chiunque ha diritto ad un contributo economico che gli permetta di raggiungere quei 780 euro al mese necessari ad uscire dalla condizione di povertà, anche se con il Governo Meloni l'approccio all'ottenimento e mantenimento di questo sussidio cambia, anche dal punto di vista del principio di fondo. Dopo aver visto cos'è e come funziona, vediamo adesso a quanto ammonta l'aiuto economico per chi vive una situazione di disagio sociale, disoccupazione o bassissimo reddito.

A quanto ammonta l'importo

Il calcolo di quanto spetta ai soggetti che hanno il diritto di ricevere il reddito di cittadinanza 2023 dipende da una serie di fattori, a partire naturalmente dalle caratteristiche del nucleo familiare. Se si vive in una casa di proprietà, bisogna sempre scalare dall'RdC 280 euro, che corrispondono alla componente "Contributo affitto". Vediamo alcune delle condizioni più comuni nelle famiglie italiane.

  • Single
  • Chi vive solo avrà diritto ad un reddito di cittadinanza massimo di 780 euro, di cui 500 rappresentano la quota di integrazione al reddito eventualmente percepito, mentre 280 euro sono la componente contributo affitto (150 se si paga un mutuo per l'abitazione di proprietà).

  • 2 adulti e 2 figli minorenni
  • In questo caso spetta fino a 1.180 euro al mese di reddito di cittadinanza, di cui 900 per l'integrazione al reddito e i soliti 280 come contributo affitto (vale sempre la regola dei 150 per il mutuo).

  • 2 adulti, 1 figlio minorenne e uno minorenne
  • In questo il reddito di cittadinanza (RdC) ammonta a 1.280 euro. Per il contributo affitto o per il mutuo valgono le regole precedenti.

  • 2 adulti, 1 figlio maggiorenne e 2 minorenni
  • 1.330 euro al mese, quindi in questo caso l'integrazione spettante al reddito è di 1.050 euro.

Erogazione

Dopo aver visto a quanto ammonta il reddito di cittadinanza 2023, passiamo a vedere come funziona il sistema di erogazione di questo contributo economico per la lotta alla povertà. Il sistema prevede il versamento su carta elettronica, in pratica un bancomat che viene ricaricato ogni mese (nella sostanza si tratta di una prepagata gestita da Poste Italiane), chiamato Carta Reddito di Cittadinanza. L'obiettivo primario è quello di tracciare le spese e di far sì che il reddito di cittadinanza vada ad alimentare le spese essenziali, non certo quelle superflue, come ad esempio il gioco d'azzardo. Una delle novità per il 2023 consiste nell'erogazione diretta al padrone di casa della quota di reddito di cittadinanza prevista per il pagamento dell'affitto della propria abitazione. Bene, vediamo in dettaglio come funziona la Card Reddito di Cittadinanza, gestita, come abbiamo detto, da Poste Italiane.

  • Consegna della carta
  • La card può essere ritirata, una volta ricevuto l'avviso, presso ufficio postale indicato nell'avviso stesso. L'operatore, una volta verificati i requisiti necessari ad ottenere il reddito di cittadinanza, consegnerà al beneficiario sia il Pin che la carta stessa.

  • Controllo del saldo
  • Oltre che presso qualunque sportello Bancomat, oppure direttamente in un ufficio postale, il saldo della carta può essere verificato anche sul sito del Ministero del lavoro.

  • Costi e commissioni
  • Per ogni prelievo effettuato da uno sportello Bancomat diverso da quelli di Poste Italiane, si pagherà una commissione di 1,75 euro. Come sappiamo, il reddito di cittadinanza può essere in parte anche prelevato, mentre il resto va speso direttamente nelle attività commerciali.

  • Spesa ammessa e prelievi
  • Vediamo come si può spendere il reddito di cittadinanza 2023 e quanto si può prelevare al Bancomat. Si può usare l'RdC per beni di consumo, soprattutto generi alimentari, e per pagare le utenze, vale a dire le bollette energia, gas e acqua. Si possono prelevare 100 euro di contanti al mese dal Bancomat, ma questa non è la misura massima. Nella sostanza, il reddito di cittadinanza, per quanto riguarda il prelievo in contanti, è collegato ad una scala di equivalenza, vale a dire al numero di componenti del nucleo familiare.

  • Limiti alla spesa
  • Innanzitutto, il reddito di cittadinanza non permette di effettuare acquisti online o all'estero, ma solo nei negozi fisici in Italia. È vietato utilizzarlo per giochi che prevedono vincite in denaro. Non si può trasferire denaro ed è possibile effettuare un solo bonifico al mese (quello per il pagamento dell'affitto di casa o per la rata del mutuo).

Offerte di lavoro e novità 2023

Come tutti i nostri lettori sapranno, il reddito di cittadinanza non è solo costituito da un contributo sociale destinato a combattere la povertà, ma fa parte di un sistema più ampio destinato ad introdurre chi è disoccupato nel mondo del lavoro, anche se fino ad ora i risultati, da qusto punto di vista, sono stati decisamente modesti. Rimangono dei dubbi sulla possibilità che si possano offrire opportunità di lavoro a milioni di disoccupati in un paese dove è il sistema che non genera opportunità, ma comunque l'ottenimento del reddito di cittadinanza è subordinato ad una serie di doveri che il beneficiario deve rispettare e che per il 2023 sono stati radicalmente cambiati. Innanzitutto, si perde il reddito anche se si rifiuta la prima offerta di lavoro, a differenza delle regole precedenti, che prevedevano la possibilità di rifiutare le prime offerte se ritenute non soddisfacenti. Inoltre, è stato eliminato dal testo delle norme che gestiscono il reddito di cittadinanza il termine "congruo" relativo alla offerta di lavoro ricevuto. Precedentemente alle variazioni al reddito di cittadinanza volute dal Governo Meloni, per offerta congrua si intendeva la coerenza tra l'offerta di lavoro e le proprie competenze, oltre a considerazioni sulla distanza del luogo di lavoro dal proprio domicilio e i tempi di trasferimento mediante mezzi di trasporto pubblico. Tutto questo scompare dal nuovo testo e rende l'accesso al reddito di cittadinanza più complesso ed impegnativo. Se si rifiuta un'offerta di lavoro, anche lontana dalle proprie competenze e dal luogo di domicilio, si perde il beneficio economico del reddito di cittadinanza 2023.

I PUC (Progetti di Pubblica Utilità)

Previsto l'obbligo, per chi riceve il reddito di cittadinanza, di effettuare lavori di pubblica utilità durante tutta la durata del beneficio economico. Si tratta di lavori socialmente utili da svolgere in diversi ambiti che vanno dalla cura e manutenzione del territorio, come per esempio le aree verdi, a lavori funzionali alla conservazione dei beni culturali, ma in genere tutto quello che può essere di pubblica utilità. I PUC non prevedono una retribuzione e possono essere svolti, a discrezione del Comune di appartenenza, anche presso enti terzi o aziende del terzo settore, senza sostituire il personale delegato, ma solo accompagnandolo nell'attività lavorativa. È previsto un impegno minimo di 8 ore alla settimana, che possono diventare fino a 16, a discrezione dell'amministrazione comunale, con una suddivisione dell'impegno giornaliero deciso dal Comune in cui si risiede. Va detto che i PUC non sono obbligatori sempre e comunque, ma escludono alcune categorie di persone che andiamo ad elencare.

  • Occupati con reddito derivante da lavoro dipendente superiore a 8.145 euro lordi
  • Titolari di reddito da lavoro autonomo superiore a 4.800 euro, sempre lordi
  • Titolari di pensione di cittadinanza
  • Over 65
  • Studenti
  • Disabili
  • Soggetti impegnati, in famiglia, nella cura di bambini o disabili

Obblighi mentre si riceve l'RdC

Bene, adesso vediamo come funziona la gestione di questo contributo economico. Le regole per richiedere il reddito di cittadinanza, ma anche per mantenerlo, prevedono infatti che ci sia la disponibilità ad effettuare tutta una serie di lavori soprattutto mirati alla pubblica utilità, come abbiamo appena visto, ma non solo. Il Governo Meloni ha stabilito anche delle nuove regole per preservare la concessione del reddito di cittadinanza, che se non rispettate prevedono la decadenza immediata del beneficio. Vediamo cosa serve per ottenere e mantenere il reddito di cittadinanza 2023.

  • Iscrizione al più vicino centro per l'impiego
  • Disponibilità ad effettuare lavori socialmente utili, i cosiddetti PUC (almeno 8 ore alla settimana)
  • Intraprendere un percorso mirato alla ricerca di un'occupazione
  • Obbligo alla sottoscrizione di un patto per il lavoro e l'inclusione sociale
  • Frequentare un corso di formazione e/o riqualificazione professionale per 6 mesi
  • Per i beneficiari nella fascia di età tra i 18 e i 29 anni che non hanno adempiuto all'obbligo scolastico è necessaria l'iscrizione e la frequenza di percorsi di istruzione di primo livello fino all'adempimento dell'obbligo scolastico
  • È necessario comunicare immediatamente qualunque variazione del reddito percepito
  • Nel caso in cui si riceva un'offerta lavorativa, bisogna accettarla
  • Per chi chiede il reddito di cittadinanza senza averne diritto sono previste sanzioni penali molto pesanti (da 2 a 6 anni di carcere)

Pensione di cittadinanza

Se il pensionato vive da solo ed incassa un assegno previdenziale sotto i 780 euro al mese, allora riceverà la differenza per arrivare a 780 euro. Se invece si tratta di un nucleo familiare, allora la pensione di cittadinanza arriverà fino a 1.032 euro al mese.

Requisiti per la richiesta e domanda

Vediamo adesso a chi spetta questo innovativo contributo economico e quali sono i requisiti necessari (parleremo successivamente della questione ISEE). I soggetti che hanno diritto al reddito di cittadinanza sono i seguenti:

  • Cittadini italiani maggiorenni
  • Disoccupati
  • Reddito da lavoro inferiore a 780 euro (certificato ISEE)
  • Cittadini stranieri
  • Questo è stato sempre uno degli argomenti più dibattuti sulla discussione relativa ai requisiti per ottenere il reddito di cittadinanza, anche perché, ovviamente, le resistenze sono importanti. Comunque, hanno diritto a questo contributo sociale tutti i cittadini stranieri, sia europei che extracomunitari, purché residenti in Italia da almeno 10 anni, di cui gli ultimi due in via continuativa.

  • Pensione inferiore alla soglia di povertà (pensione di cittadinanza)

Quanto dura e a chi spetta

La durata del reddito di cittadinanza 2023 viene stabilita fino ad un massimo di 7 mesi, con l'esclusione del caso in cui nel nucleo famigliare siano presenti persone con disabilità, minorenni o con almeno 60 anni di età.

Reddito ISEE

Come abbiamo detto, il reddito di cittadinanza va considerato anche come una misura integrativa, nel caso in cui si svolga un'attività, quindi non solo se si è disoccupati, ma con un introito economico inferiore alla soglia di povertà stabilita dall'ISTAT a 780 euro al mese. In questo caso è necessario essere in possesso di un ISEE inferiore a 9.360 euro all'anno. Se siete interessati, vi invitiamo alla lettura della nostra guida all'ISEE, dove spieghiamo come funziona, cos'è la DSU e quali sono i documenti necessari alla certificazione del proprio reddito.

Esclusioni dal reddito di cittadinanza

Ovviamente ci sono condizioni che escludono la possibilità di ricevere l'RdC e soggetti che non ne possono fare richiesta.

  • Patrimonio immobiliare e finanziario
  • Il soggetto che fa richiesta del reddito di cittadinanza non può avere un patrimonio immobiliare superiore ai 30.000 euro (esclusa la prima casa, quella in cui si vive) ed uno finanziario massimo di 6.000 euro, che diventano 20.000 nel caso in cui nel nucleo familiare siano presenti una o più persone disabili.

  • Auto, moto e barche
  • Per fare richiesta del reddito di cittadinanza non bisogna aver immatricolato, nel 6 mesi precedenti alla domanda, un'automobile di cilindrata superiore ai 1.600cc oppure una moto superiore ai 250cc. Ovviamente non si può essere in possesso di una barca. Il divieto vale per qualunque membro del nucleo familiare.

  • Altre esclusioni
  • Non potrà ricevere il reddito di cittadinanza che si trova in stato detentivo, quindi chi è in carcere, i ricoverati in lunga degenza, quindi che si trovano in strutture assistenziali, oppure i nuclei familiari all'interno dei quali è presente un soggetto che ha volontariamente abbandonato il proprio posto di lavoro nei 12 mesi precedenti (nella sostanza chi si è dimesso spontaneamente).

  • Guardia di Finanza e controlli incrociati
  • Per chi chiede ed ottiene il reddito di cittadinanza senza averne diritto sono previste sanzioni pesanti, fino a 6 anni di carcere come abbiamo precedentemente. A tal fine sono ormai diffusi i controlli specifici da parte della Guardia di Finanza ed incroci tra le varie banche dati a disposizione dell'Agenzia delle Entrate. Va ricordato che lo Stato ha messo in piedi, ormai da anni, un sistema molto complesso per determinare la capacità di reddito di ogni cittadino italiano, come abbiamo spiegato nel nostro articolo sul redditometro, un enorme sistema informatico in cui confluiscono dati da diverse sorgenti. Se quindi fate richiesta del reddito di cittadinanza, ma avete uno stile di vita incoerente con i requisiti necessari ad ottenere questo aiuto dallo Stato, è facile che siate chiamati a risponderne.

Come richiedere il reddito di cittadinanza 2023

La domanda per l'RdC va presentata presso uno sportello di Poste Italiane oppure presso i Caf. Un'altra soluzione è quella di fare la richiesta online del reddito di cittadinanza, collegandosi direttamente al portale RdC, dove vengono spiegate anche le procedure per ottenere questo bonus sociale e quali sono i documenti necessari a fare richiesta. Una volta completate le verifiche da parte dell'Inps, partirà l'erogazione del reddito di cittadinanza sulla carta prepagata PostePay e si verrà contattati da un Centro per l'impiego, che avvierà il percorso di formazione professionale ed inserimento lavorativo.

Documentazione per la ricerca

Bene, adesso possiamo vedere quali sono i documenti da presentare per fare la richiesta del reddito di cittadinanza 2023.

  • Reddito ISEE
  • Ne abbiamo parlato in precedenza. Si ottiene dopo aver completato la DSU, Dichiarazione Sostitutiva Unica. Si tratta di un documento dove si certica la propria situazione reddituale e patrimoniale. Se volete sapere come funziona la DSU e come va compilata, cliccate sul link.

  • Certificato di residenza
  • Ricordiamo che per i cittadini stranieri non comunitari è richiesta la residenza in Italia da almeno 10 anni (gli ultimi due continuativi). Inoltre, sempre per i cittadini stranieri, è richiesto il permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo.

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