Isee - Funzionamento, agevolazioni e limiti reddito

La certificazione del reddito delle famiglie, soprattutto in funzione di un'equa distribuzione dei bonus e delle agevolazioni fiscali previste, è stata rivista e migliorata con il nuovo Isee post riforma. Vedremo cosa cambia nell'Indicatore della Situazione Economica Equivalente, utile ad ottenere l'accesso agli asili nido comunali, il reddito di cittadinanza, il calcolo dell'assegno unico per i figli, l'esenzione dal pagamento delle tasse per l'università e sgravi fiscali sui tributi dovuti per i vari servizi pubblici, oltre a tante altre agevolazioni che elenchiamo al termine dell'articolo. Se vi può interessare vi consigliamo la nostra guida ai Bonus Famiglia, dove troverete la lista di tutte le agevolazioni previste a seconda del reddito Isee. Vedremo anche quali sono le novità relative al nuovo modello di dichiarazione necessario a fare la richiesta dell'Isee, la DSU, acronimo di Dichiarazione Sostitutiva Unica. Modello accompagnato tra l'altro dalle istruzioni necessarie all'inserimento corretto dei dati richiesti per fare la domanda.

Cos'è l'Isee

Bene, partiamo con la definizione di Isee e vediamo a cosa serve e chi lo può richiedere per ottenere le agevolazioni stabilite per legge, sia dallo Stato che dai Comuni.

A cosa serve

L'Indicatore di Situazione Economica Equivalente è un indice funzionale a stabilire la situazione economica di un soggetto fiscale o di una famiglia. Questo indicatore tiene conto di diversi fattori ed il suo calcolo viene effettuato valutando il reddito, lo stato patrimoniale e le caratteristiche del nucleo famigliare. È stato pensato per consentire ai soggetti più svantaggiati, come ad esempio le famiglie numerose o disagiate, le neo mamme, le donne separate con figli e così via, di usufruire di agevolazioni, parziali o totali, nella fruizione di servizi di pubblica utilità, come per esempio le tasse scolastiche per i figli, ma anche per stabilire chi ha diritto a ricevere incentivi, bonus e aiuti economici da parte dello Stato e dei Comuni. Tratteremo l'argomento in modo approfondito nel corso dell'articolo, ma vediamo alcune delle caratteristiche più importanti dell'Isee.

  • Attestazione Inps
  • Affinché abbia valore legale l'Isee deve essere stato attestato dall'Inps.

  • Calcolo
  • Adesso è possibile il calcolo dell'Isee in modo del tutto autonomo grazie al modello precompilato.

  • Anche online
  • L'Inps mette a disposizione un modello Isee online con cui si può fare richiesta dell'Indicatore di Situazione Economica Equivalente semplicemente presentando la DSU in totale autonomia.

Come funziona e cosa calcola

Il reddito Isee viene calcolato come rapporto tra l'ISE (l'Indicatore della Situazione Economica) ed un parametro che vedremo a breve. Analizziamo i due elementi base che vengono utilizzati per determinare l'Isee e che vanno quindi a generare il terzo elemento: le fasce di reddito ISEE.

  • ISE
  • Si ottiene sommando i redditi del soggetto fiscale o del nucleo familiare con il 20% dei patrimoni mobiliari e immobiliari eventualmente detenuti.

  • Scala di equivalenza
  • Il parametro di cui abbiamo parlato precedentemente viene desunto da una cosiddetta "scala di equivalenza" (SE) che prevede anche delle maggiorazioni. Quest'ultima considera vari fattori, come la composizione del nucleo familiare, comprese le sue caratteristiche (numero di persone, soggetti a carico e così via)

  • Fasce ISEE
  • La riforma del 2015 ha rivisto le fasce ISEE, rispetto a quanto avveniva precedentemente. Se il calcolo per ottenere gli scaglioni di reddito è abbastanza complesso, il sistema per ottenere il proprio ISEE è stato invece semplificato e automatizzato. Dopo aver presentato la DSU (la Dichiarazione Sostitutiva Unica di cui parleremo più avanti) all'Inps, si riceverà entro 10 giorni la certificazione ISEE, che da un lato attesta il reddito familiare e dall'altro indica la fascia ISEE di appartenenza. A seconda della fascia di appartenenza si avrà diritto o meno ad agevolazioni, bonus, aiuti economici, contributi e sgravi fiscali, sia dallo Stato che dai Comuni (al termine dell'articolo elencheremo le principali agevolazioni per le famiglie, le neo mamme, i disoccupati e così via).

Validità, scadenza e rinnovo

Per rinnovare prestazioni agevolate erogate grazie al reddito ISEE è necessario presentare una nuova DSU entro la fine dell'anno. Quindi, per ottenere il rinnovo della prestazione, per esempio, la nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica va presentata entro il 31 dicembre dell'anno precedente. Insomma, l'Indicatore della Situazione Economica Equivalente ha validità annuale e scade sempre a fine anno (anche se la scadenza effettiva è il 15 gennaio dell'anno successivo a quello in cui si ottiene la prestazione agevolata).

Tipologie di ISEE

Sul sito dell'Inps vengono elencati 5 tipi diversi di ISEE, che andiamo brevemente a riassumere e spiegare.

  • ISEE standard o ordinario
  • Viene applicato alla maggior parte delle agevolazioni fiscali ed economiche previste dalla legge per chi ha un reddito basso in relazione al nucleo familiare. In genere va richiesto per ottenere i vari bonus erogati da Stato e Comuni, come per esempio il bonus gas ed elettrico, l'assegno per famiglie numerose, la social card e così via.

  • ISEE minorenni
  • Abbiamo approfondito il discorso in un articolo dedicato all'ISEE minorenni, dove troverete le informazioni necessarie su come comportarsi in questi casi (si parla di genitori non conviventi e non coniugati, vale a dire non sposati). Si usa per richiedere prestazioni agevolate, come il Bonus asilo nido, mense scolastiche, buoni per l'acquisto di libri per lo studio dei figli e per l'assegno unico per i figli.

  • ISEE corrente
  • Se si è già richiesto un Indice della Situazione Equivalente, che quindi è in corso di validità, si può comunque ottenere il cosiddetto ISEE corrente, che si riferisce ad un periodo di tempo piuttosto ravvicinato rispetto a quello della presentazione della DSU. Può essere utile per richiedere una prestazione agevolata compatibile solo con alcune fasce di appartenenza ed in presenza di eventi che comportano una perdita totale o parziale di reddito familiare, come la perdita del posto di lavoro, o la diminuzione delle ore lavorate. Nell'articolo appena linkato trovate tutte le informazioni necessarie, quindi quando si può fare l'ISEE corrente, le tempistiche e la documentazione da presentare per l'aggiornamento dell'ISEE ordinario con quello corrente.

  • Università
  • Anche in questo caso ci possono essere diverse condizioni, a seconda della situazione e del numero di genitori presenti nel nucleo familiare. Il simulatore per il calcolo dell'ISEE università considera anche la condizione dello studente stesso (autonomo o meno). Va detto che la situazione è di una complessità notevole. Si richiede per ottenere borse di studio, collaborazioni e esenzioni dal pagamento delle tasse universitarie.

  • Socio sanitario e dottorato di ricerca
  • L'ISEE socio sanitario permette di accedere a prestazioni sanitarie non residenziali, quindi assistenza domiciliare per persone maggiorenni con disabilità (anche non autossuficienti). Come dice il nome, si applica anche ai corsi di dottorato di ricerca. In entrambi i casi, comunque, il richiedente ha la facoltà di scegliere un nucleo ristretto invece di quello ordinario. Quindi si può fare il calcolo ISEE su un nucleo composto da: beneficiario (il richiedente), coniuge, figli minorenni e maggiorenni a carico Irpef. In questo caso va compilato il modulo MB.1rid.

  • Socio sanitario residenze
  • L'ISEE socio sanitario residenze si occupa invece di garantire l'erogazione di prestazioni di carattere residenziale, sempre a persone maggiorenni, come ricoveri presso istituti assistenziali o strutture protette. Anche in questo caso si può scegliere un nucleo ristretto.

Come e dove si richiede

La riforma del 2015 ha introdotto un'importante novità nella procedura per fare la richiesta dell'Isee: la DSU, acronimo di Dichiarazione Sostitutiva Unica. Per approfondimenti sulla compilazione corretta di questo documento (e anche per capire quali dati vanno inseriti per fare la domanda dell'ISEE) vi rimandiamo alla nostra guida sulla Dichiarazione Sostitutiva Unica. Considerate che questo documento è un'autocertificazione, pensata anche per combattere l'evasione fiscale, ne parliamo alla fine dell'articolo, quindi della correttezza dei dati inseriti è totalmente responsabile il dichiarante, anche se una buona parte di quelli relativi al reddito vengono ottenuti dall'Inps direttamente dall'Agenzia delle Entrate. Trovate tutte le informazioni nell'articolo di approfondimento, ma vediamo in sintesi cosa serve per fare la domanda dell'ISEE, in pratica quali dati vanno inseriti nella DSU.

  • Dati anagrafici degli appartenenti al nucleo familiare
  • Redditi di tutti i membri
  • Patrimonio eventualmente posseduto (mobiliare e immobiliare)

Dove presentare la DSU

Vediamo dove rivolgersi per richiedere l'ISEE, in pratica a chi consegnare la Dichiarazione Sostitutiva Unica e la documentazione da allegare. Attenzione, perché la burocrazia non fa sconti a nessuno e basta un piccolo errore nella compilazione del modello per la richiesta per non ottenere la prestazione agevolata richiesta, quindi vi consigliamo di leggere con attenzione l'articolo di approfondimento sulla DSU, anche perché nella maggioranza dei casi basterà compilare la versione ridotta, chiamata DSU mini, per ottenere i bonus e gli aiuti economici previsti per legge da Stato e Comuni. La stessa cosa vale per la documentazione necessaria (se volete conoscere tutti i documenti che vanno portati al CAF o comunque dove si fa richiesta della prestazione agevolata, cliccate su questo link). In genere per la maggior parte delle prestazioni sociali bastano i dati sul nucleo familiare, il reddito ed eventuali patrimoni posseduti, ma per particolari tipi di ISEE, per esempio quello universitario, servono documenti specifici, come spieghiamo nell'articolo appena linkato. Bene, vediamo dove ci si può recare per fare la domanda e come fare la richiesta dell'ISEE.

  • Presso il proprio Comune di residenza
  • Direttamente all'Ente che eroga la prestazione sociale agevolata
  • All'Inps (sia direttamente allo sportello che facendo online sul sito)
  • CAF (Centro di Assistenza Fiscale)

Quando arriva l'attestazione

Una volta consegnata tutta la documentazione richiesta l'Inps calcola l'ISEE sulla base dei dati dichiarati e di quelli raccolti dalle banche dati dell'Agenzia delle Entrate, oltre che dai propri archivi. Entro 10 giorni lavorativi dal momento in cui ha inviato la DSU il richiedente riceverà l'attestazione del reddito Isee con cui potrà fare richiesta delle prestazione agevolate di suo interesse. Se non si riceve nulla entro 15 giorni, la legge prevede la possibilità di ottenere un'attestazione provvisoria compilando il modulo apposito in cui si autodichiarano i dati necessari. Vediamo come e dove si ritira l'ISEE.

  • Presso le sedi territoriali dell'Inps
  • Online sul portale dell'Istituto di Previdenza Sociale
  • Ricezione sulla casella di posta certificata
  • Recandosi direttamente all'Ente presso cui è stata rilasciata la DSU

La domanda online

Per fare la richiesta online dell'ISEE è necessario presentare prima la DSU. Questo documento, assolutamente necessario ai fini della procedura, deve essere presentato all'Inps, allo sportello oppure online, al Comune o ad un Caf. Il modulo va compilato con i dati anagrafici, quelli relativi al reddito e al patrimonio eventualmente posseduto ed infine con i dati relativi al nucleo famigliare. Attenzione, perchè chi compila il modello DSU si assume la piena responsabilità della veridicità di ciò che dichiara. Per i dettagli su come si compila e utilizza la Dichiarazione Sostitutiva Unica per ottenere l'ISEE vi rimandiamo all'articolo di approfondimento linkato in precedenza.

Il calcolo con il simulatore

Se si vuole ottenere subito il valore del proprio ISEE ci si può avvalere di uno strumento che l'Inps mette a disposizione sul suo sito (scusate se non vi diamo il link, ma spesso i siti istituzionali hanno la pessima abitudine di cambiare le pagine ed i link diventano irraggiungibili, comunque basta andare sul sito dell'Inps nella sezione servizi.) Attraverso il simulatore, inserendo i dati richiesti, è possibile ottenere subito il valore del proprio Indicatore di Situazione Economica Equivalente, quindi ci si può subito fare un'idea sulla possibilità di ottenere bonus e agevolazioni varie per chi ha un basso reddito (in relazione alle caratteristiche del nucleo familiare). Come abbiamo detto precedentemente, per avere valore legale l'ISEE deve essere attestato dall'Inps. Fino al 2016 per ottenere l'attestazione era necessario recarsi presso l'Istituto di Previdenza oppure un Caf, ma adesso c'è la novità che l'attestazione dell'ISEE può essere ottenuta anche online, ma naturalmente bisogna dotarsi degli strumenti per verificare la propria identità e accedere quindi ai servizi telematici messi a disposizione dall'Istituto di previdenza. Vediamo quali sono questi strumenti.

  • Codice dispositivo Inps
  • È possibile richiederlo online sul sito dell'Istituto, verrà inviato via posta, oppure ci si può recare direttamente presso una sede Inps e fare richiesta allo sportello.

  • Credenziali Spid
  • Il nuovo sistema di identità digitale della Pubblica Amministrazione permette di certificare la propria identità e quindi di accedere a tanti servizi online, invece di recarsi presso gli Enti di riferimento. Non tutti i Comuni, va detto, mettono già a disposizione la possibilità per il cittadino di ottenere le sue credenziali Spid.

Reddito ISEE : Bonus e agevolazioni

Per chi ha una famiglia numerosa, oppure per chi vive una situazione di indigenza ed ha dei figli a carico, il legislatore ha previsto una serie di bonus e aiuti economici, sotto forma di agevolazioni, detrazioni fiscali e sconti. Naturalmente tutto è legato al reddito ISEE, che deve sottostare a dei limiti a seconda dei bonus concessi. Ogni anno la Legge di stabilità apporta modifiche e varia le risorse disponibili, quindi vediamo quali sono gli aiuti per le famiglie numerose o disagiate. Vedremo solo una sintesi delle opportunità per chi ha figli ma un basso reddito ISEE, se vi interessa vi consigliamo di leggere il nostro articolo sui Bonus Famiglia che abbiamo linkato all'inizio, dove troverete l'elenco completo delle agevolazioni previste, i requisiti per ottenere sconti e aiuti economici, come e dove si fa la domanda per accedere ai bonus. Per ognuna delle voci che seguiranno vi daremo anche il link per l'articolo di approfondimento, quì faremo solo una sintesi delle caratteristiche principali dei bonus famiglia 2018 per chi ha un reddito basso.

Assegno unico per i figli

Attivo dal 1° marzo 2022, prevede un'importante razionalizzazione di tutti gli aiuti per le famiglie con figli. L'assegno unico per i figli, dà l'avvio ad un nuovo sistema di gestione degli assegni familiari, tra l'altro disponibili per tutti i figli fino a 21 anni d'età, il cui valore dipende dal reddito Isee. Qualche perplessità sull'accorpamento degli altri bonus, contributi e detrazioni, che abbiamo spiegato meglio nell'articolo appena linkato dove trovate tutte le informazioni necessarie sull'assegno unico per i figli e le altre misure disponibili nel Family act, da cui deriva questa misura di sostegno alle famiglie.

Mia - Misura di inclusione attiva

Sostituisce il reddito di cittadinanza, che quindi va in pensione. Anche per la Mia - Misura di inclusione attiva è prevista una fascia Isee sotto la quale si può fare la domanda, come abbiamo spiegato nell'articolo appena linkato. L'importo dell'assegno mensile dipende dalla presenza o meno nel nucleo familiare di componenti considerati occupabili e dal numero dei componenti il nucleo familiare. La Mia è stata pensata, in modo evidente, per favorire i nuclei familiari più numerosi e prevede tutta una serie di requisiti necessari per poter fare richiesta. Nell'articolo appena linkato trovate tutti i dettagli di questa misura.

Carta Famiglia

La Carta Famiglia può essere richiesta da chi ha almeno 3 figli minori a carico e dà diritto a bonus e aiuti economici per le spese famigliari (nell'articolo linkato sono presenti tutte le agevolazioni disponibili). Vediamo i vantaggi, i requisiti Isee e come si richiede la nuova Carta Famiglia.

  • Funzionamento
  • Le famiglie numerose, di tre, quattro o più figli, possono ottenere grazie alla Carta Famiglia varie agevolazioni, sconti e bonus. Si tratta di spese per la gestione del nucleo famigliare, comprese bollette e trasporti pubblici.

  • Requisiti e limiti Isee
  • La possono richiedere sia i cittadini italiani che quelli stranieri. Devono esserci almeno tre figli minori a carico, anche in affidamento, ed il valore del reddito Isee per ottenere la nuova Carta Famiglia non deve essere superiore ai 30.000 euro all'anno.

  • Come e dove si fa la richiesta
  • I documenti per fare la domanda della Carta Famiglia sono: la Dichiarazione Sostitutiva Unica, la cosiddetta DSU, ai fini della valutazione del reddito Isee, un semplice modulo domanda e un documento d'identità. La richiesta va fatta da uno dei due genitori presso il Comune di residenza.

  • Sconti e agevolazioni
  • Attraverso la rete di negozi ed enti convenizionati, con la Carta Famiglia si può accedere a sconti e contributi economici dedicati alle famiglie numerose. Si va dai prodotti alimentari a quelli per la casa, lo studio dei figli e le cure sanitarie. Agevolazioni e bonus anche per servizi pubblici e tanto altro. Trovate l'elenco completo dei vantaggi offerti dalla nuova Carta Famiglia nell'articolo linkato precedentemente.

Assegno di maternità Stato e Comune

A condizione di rispettare un limite del reddito Isee stabilito in occasione della Legge di Bilancio annuale, chi mette al mondo un figlio ha diritto ad un aiuto economico della durata di 5 mesi. L'assegno di maternità, sempre erogato dall'Inps, viene concesso dal Comune alle mamme non lavoratrici, quindi disoccupate, casalinghe, ragazze madri e così via. Nel caso in cui una donna abbia invece un lavoro, questo bonus nuovi nati viene concesso dallo Stato. Naturalmente è necessario rispettare un limite massimo del reddito Isee per fare la richiesta ed il valore dell'importo dell'aiuto economico in presenza di un nuovo bebè nel nucleo famigliare dipende dall'adeguamento Istat annuale. Nella pagina di approfondimento trovate tutti i requisiti necessari, a chi spetta l'assegno natalità, come e dove si richiede e tutte le informazioni utili a fare la domanda.

Contributo affitto

Per chi non riesce a pagare il canone di locazione lo Stato, attraverso i Comuni, mette a disposizione un aiuto economico per inquilini morosi incolpevoli sotto forma di un bonus affitto. Affinché si possa usufruire di questa agevolazione è necessario che sussistano delle condizioni essenziali, in genere legate alla diminuzione o perdita totale del reddito familiare per ragioni lavorative. Una misura utile ad intervenire nel caso di perdita del posto di lavoro, Cassa integrazione e così via. Il contributo affitto prevede un limite Isee di 26.000 euro per poter fare la domanda ed una serie di altri requisiti elencati nell'articolo linkato. Esiste anche il rimborso affitto dal Comune, gestito mediante un altro fondo. In entrambi i casi le risorse sono disponibili fino ad esaurimento e non sono certo illimitate. Chi già usufruisce di altri aiuti e agevolazioni varie, soprattutto da parte del Comune di residenza, difficilmente potrà cumulare il contributo affitto con gli altri bonus per famiglie disagiate previsti nel caso in cui si abbia un Isee basso o si sia senza reddito.

Agevolazioni acquisto prima casa

Soprattutto per le giovani coppie che intendono acquistare la loro abitazione principale, esistono una serie di bonus che permettono un importante risparmio economico, in particolare per quanto riguarda il pagamento delle imposte. Inoltre, sempre per i giovani, sono disponibili mutui agevolati per l'acquisto della prima casa che prevedono, ovviamente, dei requisiti necessari, come l'età massima, che non deve superare i 35 anni, e il reddito ISEE non superiore ai 35.000 euro annui. Se volete saperne di più, vi consigliamo la lettura della nostra guida alle agevolazioni prima casa, dove troverete tutte le informazioni necessarie non solo sui mutui agevolati disponibili per i giovani, ma anche i requisiti di residenza obbligatori per poter accedere ai bonus fiscali disponibili, i contributi regionali a fondo perduto, se la vostra regione di residenza li prevede, e tanto altro.

Bonus energia elettrica, gas e acqua

Pensati per le famiglie numerose o che vivono una situazione di disagio economico, vengono erogati mediante degli sconti applicati direttamente in bolletta. Possono essere tranquillamente cumulati e prevedono gli stessi requisiti, vale a dire un reddito ISEE massimo di 8.107,5 euro all'anno, oppure di 20.000 euro per chi ha più di 3 figli. Gli sconti vengono spalmati sulle bollette in modo proporzionale al consumo, quindi non in un'unica misura. Per quanto riguarda l'agevolazione gas, vanno considerati due parametri: il numero dei componenti il nucleo familiare e la zona climatica del proprio Comune di residenza. La domanda per i Bonus energia, gas e acqua va fatta presso il Comune oppure il CAF e prevede una serie di documenti, tra cui l'attestazione ISEE e dei moduli da compilare. La validità di questa agevolazione è di 12 mesi, al termine dei quali sarà necessario ripetere la richiesta per accedere al contributo.

REI, il reddito di inclusione

Sostituisce dal 2018 l'assegno di disoccupazione e viene erogato dall'Inps su una prepagata chiamata Carta REI, ma non è cumulabile con il reddito di cittadinanza. Inoltre, ormai non si può più richiedere e vale solo per chi l'ha ottenuto prima dell'introduzione del reddito di cittadinanza. Si tratta di un aiuto economico contro la povertà e prevede un progetto di reinserimento sociale e lavorativo gestito dai servizi del Comune di residenza. Il valore dell'importo del reddito di inclusione dipende da un insieme di fattori che vanno dal numero dei componenti del nucleo familiare al reddito e al patrimonio posseduto. Eventuali altre agevolazioni e sussidi vanno decurtati dal valore totale del REI e sono presenti, ovviamente, dei requisiti piuttosto stringenti, primo fra tutti un limite del reddito ISEE di 6.000 euro all'anno. Il reddito di inclusione viene erogato dall'Inps, come abbiamo detto, ma la domanda si fa presso il Comune di residenza. I tempi per ottenere questo sussidio economico contro la povertà sono piuttosto veloci, in genere bastano 20/25 giorni. La durata del REI è di 18 mesi, ma si può estendere il contributo per famiglie disagiate per altri 12 mesi.

Obiettivo evasione fiscale

Alla luce di quanto visto in precedenza è ovvio che con l'ISEE post riforma è cambiato tutto. Chi, giusto per dirne una, dichiara di non possedere rapporti con intermediari finanziari può essere facilmente controllato grazie alle numerose banche dati create negli ultimi anni dall'Agenzia delle Entrate. Chi invece ha omesso introiti di questo genere negli anni precedenti, facendo finta nella sostanza di avere diritto ad agevolazioni a carico di Stato e Comuni, adesso si trova in una situazione difficile.
Se continua sulla sua strada, infatti, rischia di essere facilmente identificato e di dover rispondere anche degli anni precedenti. Chiaramente la riforma dell'ISEE è stata pensata anche per colpire i tanti, diciamo la verità, che nonostante fossero in possesso di un reddito anche elevato in molti casi, hanno usufruito di sgravi fiscali, bonus, contributi e aiuti economici vari.

Serpico e Redditometro

Non sono pochi i casi di cronaca di soggetti, piuttosto vergognosi bisogna dire, che dichiaravano di essere indigenti, quindi ottenevano grazie ad un calcolo dell'ISEE completamente falso l'asilo gratis per i figli, per esempio, e poi si sono invece dimostrati benestanti e in alcuni casi, addirittura, anche ricchi. Va detto che ormai la vita è sempre più difficile per chi evade e poi ha uno stile di vita improponibile rispetto a quanto presente nella dichiarazione dei redditi. Lo Stato ha messo in piedi una serie di strumenti che permettono all'Agenzia delle Entrate di scovare anomalie e incongruenze e su questi strumenti si basano pure i controlli incrociati nei confronti di chi richiede prestazioni agevolate presentando un ISEE coerente con quanto necessario per fare la domanda. In particolare sono due gli strumenti più efficienti: il redditometro, una vera e propria banca dati con tutte le nostre spese, ma soprattutto Serpico, un potentissimo sistema software che controlla tutti i nostri dati sullo stile di vita e poi avvisa se ci sono elementi sospetti. Ricordiamo che Serpico può accedere ai dati dei nostri conti correnti bancari, parliamo sia del saldo che, su richiesta, i movimenti del nostro conto. Diventa difficile per uno che nella DSU dichiara di avere difficoltà economiche e quindi calcola un ISEE in netto contrasto con le sue reali possibilità finanziarie sfuggire al fisco. A questo si deve aggiungere che le norme contro l'evasione fiscale sono state dotate di strumenti mirati a coinvolgere anche i Comuni. Quindi presentare un ISEE basso e chiedere, per esempio, il Bonus Bebè o gli assegni di maternità, diventa pericoloso. L'evasore può sfuggire allo Stato, al limite, ma è difficile che non mostri il suo reale tenore di vita nella comunità in cui vive.

Segreto bancario e Dl Fisco 2019

Va anche ricordato che dal 2019 la Guardia di Finanza può accedere direttamente alle banche dati dell'Agenzia delle Entrate, senza nessuna autorizzazione preventiva, come accadeva precedentemente. Quindi le Fiamme Gialle possono controllare tutti i movimenti bancari e valutare la mancata congruenza con lo stile di vita e ovviamante anche con la richiesta di prestazioni agevolate a causa di un ISEE basso. Inoltre, tenete presente che non esiste praticamente più il segreto bancario, come avveniva invece fino ad alcuni anni fa (nell'articolo linkato parliamo della fine del segreto bancario in Svizzera, ma anche delle norme che regolano la gestione dei dati dei conti correnti in Italia).

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