L'Agenzia delle Entrate ha rilasciato vari documenti che mettono in chiaro quali sono i beni che rientrano nel bonus mobili ed elettrodomestici, cercando in questo modo di rispondere alle tante domande dei contribuenti sull'agevolazione per l'acquisto di arredi e grandi elettrodomestici. Questo articolo è parte integrante della nostra guida al Bonus Mobili 2023, a cui vi rimandiamo per approfondimenti.
Beni che rientrano nel bonus mobili 2023
Passiamo all'analisi di quali acquisti si possono detrarre dalle tasse per spese sostenute fino al 31 dicembre 2023, come abbiamo detto solo in caso di ristrutturazione dell'immobile. Attenzione però, perché, come abbiamo visto nell'articolo della guida sulle ristrutturazioni ammesse dal bonus mobili, l'Agenzia delle Entrate allarga il discorso anche ad interventi che migliorano l'efficienza energetica degli immobili ed edifici, ma spieghiamo tutto in dettaglio nell'articolo appena linkato. Comunque, nella sostanza, cosa rientra nel bonus mobili ed elettrodomestici? Cominciamo dalle macrocategorie di beni acquistabili.
- Mobili
Nel bonus rientra solo ed esclusivamente l'acquisto di mobili nuovi. L'usato, quindi, non dà diritto alla detrazione dall'Irpef.
- Letti
- Armadi
- Cassettiere
- Librerie
- Scrivanie
- Tavoli
- Sedie
- Comodini
- Divani
- Poltrone
- Credenze
- Materassi
- Apparecchi per l'illuminazione (lampadari e simili)
- Elettrodomestici generici
Rientrano nel bonus mobili solo i cosiddetti grandi elettrodomestici
, nuovi e di classe energetica non inferiore alla A+. Nel caso di forni e lavasciuga la classe minima può essere la A. Il bonus riguarda anche gli elettrodomestici privi di etichetta energetica, a condizione però che, per la categoria di beni di appartenenza, non ne sia previsto l'obbligo per legge.
- Lavatrici
- Lavasciuga e asciugatrici
- Stufe elettriche
- Apparecchi elettrici di riscaldamento
- Radiatori elettrici
- Ventilatori elettrici
- Apparecchi per il condizionamento
- Cucina
Per la cucina il bonus mobili ed elettrodomestici 2023 prevede vari beni acquistabili per cui si può richiedere la detrazione fiscale.
- Frigoriferi
- Congelatori
- Lavastoviglie
- Apparecchi per la cottura
- Forni a microonde
- Piastre riscaldanti elettriche
Cucina componibile si o no?
Per quanto riguarda quello che è uno degli ambienti principali della casa, la cucina, sono tanti coloro che si chiedono se la cucina componibile rientra nel bonus mobili. L'Agenzia delle Entrate, tra le tante informazioni diffuse in questi anni, non ha specificato di per sé l'argomento, ma ci sentiamo di dire che il costo dell'intera cucina non può essere detratto dall'Irpef. Si possono scontare dalle tasse gli elementi elencati precedentemente, quindi il frigorifero, la lavastoviglie, le piastre e così via. Insomma, il piano cucina si, anche il congelatore o il forno a microonde, ma l'intera struttura no. Diciamo questo perché nell'elenco dei beni che si possono acquistare con il bonus mobili non è presente la dicitura cucina componibile
, ma solo le voci elencate in precedenza.
Beni esclusi dal bonus mobili
L'Agenzia delle Entrate ha specificato anche quali sono i beni per cui non si può richiedere la detrazione fiscale prevista dal bonus mobili ed elettrodomestici 2023.
- Porte (interne ed esterne)
- Pavimentazioni (parquet e simili)
- Tende e tendaggi
- Altri complementi di arredo
Altre informazioni
Specifichiamo alcuni altri argomenti che interessano i contribuenti che intendono avvalersi della detrazione fiscale del 50% permessa dal bonus mobili ed elettrodomestici 2023. Per completezza, vi linkiamo anche l'articolo della guida su come funziona il bonus mobili 2023, dove trovate anche tutte le informazioni necessarie sui requisiti per ottenere la detrazione fiscale spettante.
Comunicazioni all'ENEA
La comunicazione all'ENEA, l'Ente per le nuove tecnologie, l'energia e l'ambiente è obbligatoria . Ci sono 90 giorni di tempo per fare la comunicazione, a partire dal momento della data d'acquisto riportata in fattura. Per effettuare la comunicazione bisogna recarsi sul sito dell'ENEA, con accesso mediante credenziali SPID o CIE. Attenzione, perché a differenza degli anni scorsi adesso la comunicazione all'ENEA è obbligatoria, quindi se non viene effettuata si rischia l'annullamento del bonus, oltre a sanzioni di carattere amministrativo.
Necessario completamento dell'arredo
Nelle sue precisazioni l'Agenzia delle Entrate specifica che i beni che rientrano nel bonus mobili ed elettrodomestici 2023 sono quelli che costituiscono un necessario completamento dell'arredo dell'immobile oggetto di ristrutturazione
. Ci si chiede, quindi, perché non sono agevolabili le porte interne, per esempio, così come il pavimento. Non vengono menzionati il bagno e relativi arredi, come il box doccia. Certamente non rientra nel bonus mobili il televisore. Per la televisione esistono, in effetti, altre agevolazioni all'acquisto, ma con molti limiti. Non viene nominato nemmeno l'aspirapolvere, ormai uno degli elettrodomestici più utilizzati. Per la cucina sono presenti varie voci, quindi si può affermare che l'acquisto di tutto ciò che è necessario e utile in cucina si può detrarre dalle tasse, in presenza di lavori di ristrutturazione.
Trasporto e montaggio
Tra le spese detraibili grazie al bonus mobili 2023 rientrano anche i costi sostenuti per il trasporto ed il montaggio di mobili ed elettrodomestici, a condizione però che il pagamento delle spese sia avvenuto secondo le modalità previste dalla legge, vale a dire bonifico e carta di credito o di debito. Per fare un esempio: se avete acquistato il frigorifero per la vostra cucina e sono previste delle spese per il trasporto ed il montaggio dell'elettrodomestico, le stesse devono essere pagate con uno dei metodi di pagamento previsti per ottenere il bonus mobili. Non in contanti, per intenderci, altrimenti perderete la detrazione.
Parti condominiali e beni detraibili
Nel caso di ristrutturazione di parti condominiali, ogni condomino ha diritto ad una quota del bonus mobili, ma solo per arredi di parti comuni, come guardiole o l'appartamento del portiere, non per la propria unità immobiliare. Si possono detrarre spese ma solo per tutto ciò che riguarda il condominio, la propria abitazione rimane fuori dal discorso.
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