I bonus bebè sono stati incorporati nell'assegno unico per i figli. Se siete interessati ai vari bonus per chi ha figli, allora vi consigliamo di continuare a leggere l'articolo, scritto prima dell'assegno unico, visto che sono presenti vari link di approfondimento a contributi per chi ha figli, alcuni accorpati all'assegno unico, altri ancora disponibili.
Gli aiuti alle famiglie
Per chi volesse approfondire il discorso, vi rimandiamo al nostro articolo sui Bonus Famiglia 2023, dove elenchiamo tutti gli aiuti economici per chi ha figli e anche come funziona la concomitanza di questi contributi sociali con il reddito di cittadinanza, che da settembre 2023 viene sostituito dalla Mia - Misura di inclusione attiva. Inoltre, vi consigliamo anche la lettura dell'articolo sui prestiti e bonus figli, dove elenchiamo anche tutte le misure prese dal Governo per aiutare le famiglie che vivono difficoltà economiche. Inoltre, anche per il 2023 è stato rinnovato il bonus asilo nido. Bene, passiamo all'analisi del nuovo Bonus Bebè, la cui denominazione esatta da parte dell'Inps è "assegno di natalità". Vedremo cos'è questa agevolazione bebè, quali sono i requisiti necessari (soprattutto quale reddito Isee bisogna rispettare), come funziona e come si richiede all'Inps, quando presentare la domanda del bonus neonati, quanti soldi si ricevono ogni mese e tutte le altre informazioni più importanti.
Cos'è il Bonus Bebè
L'assegno di natalità è un bonus per le neo mamme, ma non solo, che consiste in un assegno mensile, erogato dall'Inps, alle famiglie che mettono al mondo un nuovo nato (ma vedremo in seguito anche in caso di adozione e affido preadottivo). Si tratta di un bonus natalità che viene corrisposto mensilmente fino al compimento di un anno di vita del neonato (fino alla Legge di Bilancio 2017 era di 3 anni). Dal 2019 è presente la novità di una maggiorazione dell'assegno mensile del 20% per ogni figlio successivo al primo. Confermato sia il valore del contributo mensile che delle soglie di reddito necessarie per accedere a questa agevolazione. La Legge di Bilancio ha stanziato 444 milioni di euro per un biennio.
A chi spetta
Hanno diritto al Bonus Bebè i nuclei familiari con un reddito Isee non superiore ai 25.000 euro annui. Il contributo viene concesso anche in caso di adozione o affidamento. Prima di procedere facciamo una sintesi dei requisiti necessari per fare la richiesta del Bonus Bebè.
- Cittadinanza
Possono presentare la domanda all'Inps per ottenere l'assegno di natalità i cittadini italiani o di uno stato membro dell'Unione Europea. A questi si aggiungono anche i soggiornanti di lungo periodo con permesso di soggiorno UE. La normativa prevede anche anche la possibilità di fare domanda per il Bonus Bebè da parte di familiari di cittadini dell'Unione Europea in possesso di Carta di soggiorno (permanente se si tratta di familiari non aventi la cittadinanza di uno Stato membro).
- Residenza
L'accesso a questo bonus nascita è riservato solo a chi è residente sul territorio nazionale, quindi in Italia.
- Caratteristiche del nucleo familiare
Il genitore, anche adottante o affidatario e che fa richiesta dell'assegno di natalità, deve risultare convivente con il figlio. In pratica genitore e figlio devono essere coabitanti e la dimora abituale di entrambi deve coincidere e trovarsi nello stesso Comune di residenza.
- Reddito Isee
Nel momento in cui si presenta la domanda per il nuovo Bonus Bebè, il reddito Isee del nucleo familiare non deve superare quota 25.000 euro. Limite che bisogna rispettare per tutta la durata del beneficio di sostegno alle famiglie che mettono al mondo un nuovo nato (il discorso vale anche per chi è senza Isee). Se volete saperne di più sull'indice di ricchezza delle famiglie, vi consigliamo l'articolo sull'Isee e la nuova DSU, dove spieghiamo come fare il calcolo, anche online, e quali sono le agevolazioni, gli aiuti e i bonus per le famiglie a basso reddito.
- Chi non ha diritto al Bonus Bebè
Non sono presenti nella normativa altri soggetti come i genitori separati, le mamme non lavoratrici (le donne disoccupate con figli possono accedere all'assegno di maternità erogato dai Comuni o dallo Stato), le ragazze madri o i padri con a carico un figlio. L'assegno di natalità viene erogato ai nuclei familiari, mentre quello di maternità alle neo mamme, dal Comune se si è disoccupate, dallo Stato se si ha un lavoro, come abbiamo spiegato nell'articolo linkato. Nella sostanza il Bonus Bebè comunale, come viene chiamato da alcuni, non è altro che l'assegno di maternità.
- Autocertificazione
Il genitore richiedente il bonus nascita, ma anche un rappresentante legale, è abilitato all'autocertificazione dei requisiti necessari all'ottenimento del Bonus Bebè. Va chiarito, però, che successivamente l'Inps farà tutti i controlli necessari a stabilire la veridicità dei dati dichiarati in fase di domanda.
- Parto gemellare
Nel caso in cui si sia fortunati genitori di due bebè in un colpo solo, la domanda va presentata separatamente per ognuno dei gemelli.
A cosa serve il bonus per i neonati
Alcuni, confondendo l'assegno natalità con altri incentivi alle nascite erogati dallo Stato italiano, si chiedono a cosa serva il nuovo Bonus Bebè, in pratica come va utilizzato. In effetti in questo caso parliamo semplicemente di un assegno mensile di 80 euro (160 per chi ha un Isee sotto i 7.000 euro all'anno). Ognuno utilizzerà questi soldi come meglio crede, naturalmente. Per chi fa figli, ancora di più per le famiglie numerose, esistono altri bonus, agevolazioni e aiuti economici che invece vanno spesi in determinati contesti, come ad esempio la Carta Famiglia, che dà diritto a sconti, in negozi ed enti convenzionati, per l'acquisto di tutta una serie di beni e per la fruizione di servizi utili a gestire un nucleo familiare. Per l'elenco di tutti i bonus famiglia vi invitiamo a leggere l'articolo che abbiamo linkato all'inizio.
Come funziona il Bonus Bebè
Riassumiamo le caratteristiche principali dell'assegno di natalità, prima di approfondire il discorso. Più o meno valgono le stesse regole degli anni precedenti, ma ci sono delle piccole novità, minime variazioni va detto, rispetto a quanto stabilito precedentemente. Ricordiamoci che tutto ciò che ha a che fare con questo bonus neonati vale anche nel caso di adozione e affidamento, compresi tempo di avvio e durata dell'erogazione.
- La durata del nuovo Bonus Bebè va dal momento della nascita fino ad 1 anno di vita
- La legge vigente prevede un incentivo di 80 o 160 euro al mese per i neonati
- L'assegno di natalità viene corrisposto mensilmente
- Il contributo viene erogato direttamente dall'Inps
- Se durante il periodo di erogazione si supera il reddito Isee massimo previsto, si perde il diritto al Bonus Bebè
Quando arrivano i soldi e quanto dura
L'assegno di natalità spetta a chi mette al mondo un nuovo nato dal mese in cui avviene la nascita (oppure dal momento in cui c'è l'ingresso in famiglia per adottati e affidati). Nel caso in cui il genitore richiedente perda il diritto al Bonus Bebè l'altro genitore può subentrare, ma deve presentare una nuova domanda per richiedere l'assegno entro tre mesi. Gli 80 o 160 euro al mese per i neonati del Bonus Bebè vengono corrisposti fino ad 1 anno di età del figlio (quindi per 12 mensilità). Va fatta attenzione ai tempi. Per legge bisogna presentare la domanda per l'assegno di natalità entro 90 giorni dalla nascita del bebè. I soldi arrivano dal mese successivo a quello della presentazione della domanda e nel primo pagamento del Bonus Bebè è previsto anche il saldo delle eventuali mensilità arretrate. Per quanto riguarda i tempi di erogazione, quindi, se si vuole che l'assegno di natalità decorra dal giorno della nascita del figlio per cui si fa richiesta, è necessario che la domanda venga fatta nei 3 mesi antecedenti all'arrivo del neonato (quindi al parto o all'adozione).
Quanti soldi spettano
Il bonus neonati prevede due diversi importi che dipendono dal reddito Isee di cui dispone la famiglia che fa la richiesta dell'incentivo alle nascite. Il pagamento del Bonus Bebè viene effettuato dall'Inps secondo diverse modalità. Si va dall'accredito sul conto bancario a quello su carta prepagata (ma solo se dotata di Iban).
- Isee non superiore a 7.000 euro annui
In questo caso il pagamento del Bonus Bebè consisterà in un assegno mensile di 160 euro, quindi 1.920 euro totali.
- Isee tra 7.000 e 25.000 euro annui
L'assegno di natalità consisterà in 80 euro al mese e l'importo totale sarà di 960 euro.
Revoca e scadenza
Ci sono varie situazioni che possono portare alla revoca del Bonus Bebè, tra cui la scadenza del primo anno di vita del nuovo nato, naturalmente, ma anche la revoca dell'adozione, l'affidamento del minore ad altri soggetti, un provvedimento negativo del giudice (nel caso di affidamento preadottivo). Naturalmente viene prevista la revoca dell'assegno di natalità anche nel caso in cui durante il periodo di erogazione del contributo si superi il limite massimo del reddito Isee (stabilito a 25.000 euro) che dà diritto a richiedere il bonus natalità. È necessario provvedere personalmente a comunicare all'Inps la perdita di questo requisito, ma vale anche negli altri casi, entro 30 giorni massimo.
Rinnovo
Con la circolare 261 l'Inps ha stabilito che il modello Isee cambia e che diventa necessario dotarsi della nuova DSU per la determinazione della condizione economica e reddituale della famiglia (come spieghiamo nell'articolo linkato precedentemente a cui vi rimandiamo per vedere come funziona il nuovo Isee, quali sono le novità e cos'è la Dichiarazione Sostitutiva Unica). Nella sostanza la domanda va fatta una volta, ma il diritto al Bonus Bebè bisogna rinnovarlo ogni 12 mesi (se la nascita è avvenuta prima del 31 dicembre 2017), pena la decadenza degli 80 euro al mese per i neonati (160 per chi è sotto i 7.000 euro di reddito all'anno).
Richiesta del nuovo Bonus Bebè
Bene, vediamo come richiedere l'assegno di natalità, quali sono i documenti necessari e quando fare domanda per ottenere il bonus nascita erogato dall'Inps a chi mette al mondo un figlio (ovviamente tutte le informazioni riportate riguardano anche i minori adottati o in affido preadottivo).
Quali documenti servono
Per fare la richiesta del Bonus Bebè è necessaria la Dichiarazione Sostitutiva Unica, la cosiddetta DSU, utile a stabilire il requisito essenziale del limite di reddito Isee che dà diritto a fare la domanda per il bonus natalità di 80 o 160 euro al mese (per il Bonus Bebè si può presentare la DSU mini, che richiede la compilazione di soli due moduli, come spieghiamo nell'articolo di approfondimento). Naturalmente è essenziale che il nuovo nato sia presente nel nucleo familiare indicato nella Dichiarazione Sostitutiva Unica ed inoltre, nel caso in cui il genitore del nuovo pargolo sia minorenne o inabile ad agire (per un motivo qualsiasi), la richiesta del contributo economico per chi mette al mondo un nuovo figlio può essere presentata dal suo legale rappresentante. Ricordatevi che per ottenere la DSU aggiornata, senza la quale non si può ottenere nessun contributo, aiuto economico o bonus che sia, è necessario fornire tutte le informazioni richieste, la cui lista completa la trovate nell'articolo sui documenti per ISEE.
Rinnovo dell'assegno di natalità
Ogni anno (per i nuovi nati prima della fine del 2017) si deve provvedere a presentare il nuovo documento indicativo del reddito familiare per richiedere il rinnovo del Bonus Bebè, pena la sospensione dell'assegno di natalità. Attenzione, perché se la nuova DSU non risulta pervenuta all'Inps entro il 31 dicembre di ciascun anno, il beneficio del bonus neonato decade e si perde l'intera annualità successiva. Quindi preoccupatevi di presentare ogni anno il documento che attesta il nuovo Isee oppure perderete la possibilità di effettuare il rinnovo dell'incentivo per un nuovo nato.
Quando presentare la domanda
Il termine massimo per richiedere il Bonus Bebè è entro 90 giorni dalla nascita del figlio (oppure dall'ingresso in famiglia del minore adottato o affidato). L'assegno di natalità viene erogato dal mese successivo alla presentazione della domanda ed il primo pagamento del Bonus Bebè prevede anche gli eventuali arretrati (se la richiesta per gli 80 euro al mese è stata presentata dopo il primo mese dalla nascita del neonato). Chi vuole assicurarsi che il pagamento del bonus avvenga esattamente alla nascita del figlio deve quindi premunirsi di fare la domanda prima del parto.
Come richiedere il Bonus Bebè
La domanda per l'assegno di natalità si effettua online (ma non solo, come vedremo in seguito) all'Inps, utilizzando il servizio apposito da cui si potrà verificare anche il buon esito dell'operazione. Una volta terminate le operazioni e riempiti i moduli necessari il genitore richiedente il bonus nuovi nati riceverà un SMS di conferma della domanda e sarà possibile seguire l'andamento della richiesta direttamente online. Per accertarsi che la richiesta dell'assegno di natalità abbia ricevuto un esito positivo basta accedere alla sezione apposita del sito dell'Inps e cliccare sulla voce "Consultazioni domande". Nel caso in cui il richiedente sia dotato di un indirizzo di Posta Elettronica Certificata, la cosiddetta PEC, può decidere di ricevere l'esito della richiesta del Bonus Bebè presso il proprio indirizzo email. Anche se la procedura online è ovviamente la più comoda e veloce, si può richiedere l'assegno di natalità anche per telefono, presso il Contact Center, oppure rivolgendosi agli enti di patronato o intermediari dell'Inps.