Gli assegni familiari incorporati nell'assegno unico

Questo contributo alle famiglie con figli è stato incorporato dall'assegno unico, che vedremo a breve, quindi gli ANF, come erano chiamati, non sono più disponibili. Non sono pochi coloro che in effetti ci perdono da questa misura, a conti fatti, come dimostrato da numerosi calcoli. L'assegno unico, oltre agli ANF, incorpora anche il bonus bebè e altre misure precedentemente destinate alle famiglie con figli.

Il Family Act (assegno unico per i figli)

Il Family Act prevede dei nuovi assegni familiari, con la novità che vengono erogati fino al compimento dei 21 anni d'età del figlio di riferimento, con un metodo di calcolo misto, una parte fissa e uguale per tutti ed una successiva integrazione a seconda del reddito Isee disponibile. Nell'articolo appena linkato trovate tutte le informazioni necessarie sull'assegno unico. Il seguito dell'articolo, quindi, vale solo come storico degli ANF, come abbiamo detto non più disponibili.

Cosa sono

Gli assegni familiari non sono altro che un contributo mensile di sostegno al reddito per chi ha figli a carico il cui importo dipende, oltre che dalla fascia di reddito, anche da una serie di fattori che vedremo successivamente quando parleremo dei requisiti e di quanto spetta agli aventi diritto. Prima di procedere vi invitiamo a leggere il nostro articolo sulla Mia - Misura di inclusione attiva, che non può essere sommata agli assegni familiari, e la nostra guida ai Bonus Famiglia, dove troverete la lista dei principali aiuti economici alle famiglie numerose, disagiate o del tutto povere, così come altre agevolazioni destinate alle neo mamme o comunque per chi ha figli, come il bonus asilo nido.

A chi spettano gli assegni familiari

Bene, partiamo dai requisiti essenziali per ricevere questo contributo mensile dall'Inps per chi ha figli a carico e rispetta la fascia di reddito massima prevista dalla Legge. Vedremo quindi chi ha diritto agli assegni familiari, quando spettano e quali devono essere le caratteristiche del nucleo familiare. Vediamo quali sono i requisiti ANF Inps, cominciando dai soggetti a cui si rivolge questo beneficio economico. L'assegno Inps per i figli spetta quindi ai seguenti soggetti:

Tipologie di lavoratori

  • Dipendenti
  • Dipendenti del settore agricolo
  • Lavoratori impiegati in mansioni domestiche
  • Coloro che risultano iscritti alla Gestione Separata
  • Lavoratori che rientrano in altre categorie di pagamento diretto

Titolari di prestazioni

  • Pensionati a carico del Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti, dei fondi speciali ed ex ENPALS
  • Chiunque risulti titolare di prestazioni di carattere previdenziale

Passiamo al primo dei requisiti essenziali per potere accedere agli ANF Inps.

Nucleo familiare

Gli assegni per i figli spettano innanzitutto a chi rispecchia una serie di requisiti essenziali che hanno a che fare con la posizione lavorativa (che abbiamo visto in dettaglio precedentemente), la condizione dei genitori ed i figli a carico. Vediamo come funziona il discorso.

  • Richiedente
  • Ha diritto all'assegno nucleo familiare il lavoratore dipendente od il soggetto titolare di prestazioni previdenziali (come il pensionato per esempio).

  • Coniuge
  • I genitori dei figli per cui si possono ricevere gli assegni Inps non devono essere separati (più avanti vedremo cosa succede in caso di separazione, divorzio, etc).

  • Figli o soggetti equiparati
  • Vediamo cosa si intende per "equiparati", visto che la lista è lunga. Naturalmente rientrano in questa categoria i figli adottati, affiliati oppure quelli naturali riconosciuti da entrambi i genitori (o giudizialmente dichiarati tali). Rientrano anche i figli nati da precedenti matrimoni, i minori che risultano affidati e quelli mantenuti da nonni o bisnonni sia conviventi che non conviventi. A questi si aggiungono ovviamente tutti i figli legittimi con meno di 18 anni d'età. Possono accedere agli ANF anche le famiglie con figli maggiorenni, ma che devono rispondere a determinati requisiti: disabilità fisica (ma solo se non sono coniugati), oppure che risultino studenti o apprendisti (da 18 fino a 21 anni), a condizione che si rientri nella categoria delle famiglie numerose (da 4 figli in su e 26 anni di età massima). A questo proposito ricordiamo al lettore che per chi ha molti figli è prevista la Carta Famiglia, che prevede tutta una serie di sconti e agevolazioni per l'acquisto di prodotti e la fruizione di servizi dedicati (ma solo in negozi ed enti convenzionati).

  • Altri parenti stretti
  • La richiesta per gli assegni familiari può essere fatta anche in presenza di fratelli, sorelle e nipoti minorenni (ma anche maggiorenni se sono disabili) che risultano orfani di entrambi i genitori. In questo caso i soggetti per cui si richiedono gli ANF Inps non devono risultare titolari di trattamento pensionistico destinato ai superstiti e non devono essere coniugati.

Condizioni particolari

Alcuni nuclei familiari che vivono una condizione considerata particolare possono accedere agli assegni familiari Inps in una fascia di reddito incrementata rispetto a quella normalmente applicata. Oltre ai nuclei comprendenti soggetti inabili al lavoro, troviamo in questa categoria anche chi vive una condizione di vedovanza, di separazione legale consensuale e di divorzio. Rientrano in questa categoria anche i soggetti celibi, nubili o che risultano in stato di abbandono. Il secondo requisito per stabilire a chi spettano gli assegni familiari riguarda la fascia di reddito di appartenenza, stabilita sulla base del numero di componenti del nucleo familiare. Vediamo.

I redditi per gli assegni familiari

L'insieme delle risorse eventualmente percepite dal nucleo familiare costituisce il reddito di quest'ultimo ed è sulla base delle dichiarazioni dell'anno precedente che l'Inps può erogare gli assegni familiari, con un sistema che prevede che gli ANF vengano corrisposti nell'anno solare che va dal 1° luglio al 30 giugno.

Limiti per ANF

Come abbiamo detto, l'Inps aggiorna ogni anno le tabelle ANF, valutando il cosiddetto carico familiare (reddito in proporzione al numero dei componenti del nucleo) e quindi stabilendo l'importo dell'assegno a seconda della categoria di appartenenza. Quindi annualmente l'Inps emette una circolare che stabilisce i limiti di reddito per ottenere l'assegno familiare. Nella sostanza, viene valutata la variazione dei prezzi al consumo calcolata dall'ISTAT, quindi si decide se il valore degli assegni al nucleo familiare deve essere aumentato o diminuito, con validità come abbiamo detto fino al mese di giugno dell'anno successivo. Vediamo i limiti di reddito per ottenere gli ANF.

Reddito (in euro)N° componenti
9.586,221
15.907,232
20.453,713
24.426,824
28.403,285
32.189,996
35.976,017 o più

Redditi da indicare

Innanzitutto va precisato che i redditi da dichiarare per richiedere gli assegni familiari, di cui il 70% deve derivare da lavoro dipendente e assimilato, sono quelli assoggettabili all'Irpef, da considerarsi al lordo delle detrazioni d'imposta, degli oneri deducibili e delle varie ritenute erariali. Nel caso in cui siano superiori a 1.032,91 euro, sono da indicare anche quelli esenti da imposta oppure soggetti alla ritenuta alla fonte o ad imposta sostitutiva. Per quanto riguarda il periodo di riferimento della dichiarazione dei redditi al momento della richiesta, funziona in questo modo:

  • Richiesta nel 1° semestre (gennaio - giugno)
  • Va considerato che, ai fini della richiesta per l'assegno al nucleo familiare, bisogna tener conto del reddito prodotto nell'anno solare precedente al 1° luglio di quello in cui si fa la richiesta. Questo significa che per assegni nel periodo che va da gennaio a giugno bisogna tener conto della dichiarazione dei redditi di due anni prima.

  • Richiesta nel 2° semestre (luglio - dicembre)
  • In questo caso i redditi di riferimento sono quelli dell'anno precedente al periodo in cui si fa la richiesta.

Cosa non va dichiarato

Vediamo adesso la lista di quello che non va dichiarato tra i redditi disponibili.

  • TFR
  • Non vanno inseriti sia i Trattamenti di Fine Rapporto che le eventuali anticipazioni.

  • Trattamenti di famiglia dovuti per legge
  • Rendite
  • Non fanno reddito le pensioni di guerra, quelle tabellari ai militari di leva che hanno subito un infortunio e le rendite vitalizie erogate dall'Inail.

  • Indennità di accompagnamento
  • Non vanno dichiarate le indennità ai minori invalidi con problemi di deambulazione, agli invalidi civili, ai pensionati di inabilità e ai ciechi civili assoluti.

  • Altre indennità
  • Non rientrano nel calcolo del reddito del nucleo familiare le indennità di comunicazione per sordi e quelle speciali per ciechi parziali.

  • Indennizzi
  • Nel caso di danni irreversibili da vaccinazioni obbligatorie, a causa di trasfusioni e somministrazione di emoderivati.

  • Arretrati di cassa integrazione
  • Con riferimento ad anni precedenti a quello di erogazione.

  • Indennità di trasferta
  • Nella parte non assoggettabile a imposizione fiscale.

  • Assegni di mantenimento
  • Non fanno reddito gli assegni di mantenimento percepiti dal o dalla richiedente legalmente separati e destinati al mantenimento dei figli.

Tassazione e mantenimento

Gli assegni familiari non fanno reddito, quindi non sono né tassati né soggetti ad Irpef e quello che è indicato in busta paga è il pagamento netto (non va considerato al lordo delle imposte). Inoltre, l'ANF non concorre al calcolo dell'assegno di mantenimento dovuto al coniuge in caso di separazione e divorzio, quindi il giudice che deve decidere l'entità dell'assegno di mantenimento non è tenuto a comprendere nel calcolo quello familiare eventualmente percepito dall'ex coniuge.

Funzionamento degli ANF

Prima di vedere come si fa la domanda per gli assegni familiari specifichiamo alcune caratteristiche di questa prestazione assistenziale. Vediamo innanzitutto chi e come li paga.

Chi paga gli assegni familiari

L'ANF è a carico del datore di lavoro per conto dell'Inps, direttamente in busta paga, nel caso di lavoratori dipendenti in attività. L'assegno viene pagato direttamente dall'Inps, invece, nel caso in cui il richiedente appartenga alle seguenti categorie di lavoratori:

  • Addetti ai servizi domestici (colf e badanti)
  • Iscritti alla Gestione Separata
  • Operaio del settore agricolo a tempo determinato
  • Lavoratore di imprese fallite o cessate
  • Beneficiario di altre prestazioni assistenziali

Nel caso in cui sia direttamente l'Inps ad effettuare il pagamento, nella domanda va indicato il codice IBAN della banca su cui l'Istituto di previdenza deve effettuare il bonifico.

Da e fino a quando

Dopo aver visto chi eroga la prestazione assistenziale, vediamo fino a quando vengono pagati gli assegni familiari e da quale momento decorrono dopo aver fatto la domanda. Il contributo spetta nel momento in cui si verifica la condizione essenziale che determina il diritto a ricevere l'assegno nucleo familiare. Per esempio, il giorno della nascita del figlio per cui si può fare richiesta. Ricordiamo che per chi mette al mondo un nuovo nato esistono altri due aiuti economici: il Bonus Bebè, che però con la Legge di Bilancio 2018 è stato ridotto ad un solo anno di durata (rispetto ai 3 precedenti) e gli assegni di maternità, erogati da Stato e Comune a seconda della condizione lavorativa della neo mamma. La cessazione del contributo, invece, avvviene nel momento in cui vengono a mancare i requisiti essenziali, quindi in presenza della separazione legale dal coniuge oppure al compimento dei 18 anni di età del figlio per cui si è richiesta l'ammortizzazione sociale, quindi quando diventa maggiorenne (naturalmente a meno che siano presenti le condizioni, per esempio di disabilità o inabilità al lavoro, che danno il diritto di ricevere gli assegni familiari anche in presenza della maggiore età). Vediamo l'elenco di alcune condizioni particolari previste dalla normativa ANF.

  • Assegni giornalieri
  • Decorrono e cessano nello stesso giorno in cui si verificano e terminano le condizioni previste dalla legge.

  • Numero massimo
  • Per quanto riguarda gli assegni giornalieri, non ne possono essere erogati più di 6 alla settimana e 26 al mese.

  • Pagamenti subordinati
  • Nel caso in cui il pagamento sia subordinato all'autorizzazione dell'Inps, le date di erogazione iniziale e di cessazione del contributo sono quelle indicate nel documento di autorizzazione.

  • Arretrati
  • Se si è fatta domanda di assegno nucleo familiare per periodi pregressi, quindi secondo il principio di retroattività, il pagamento degli arretrati spettanti deve essere effettuato in un periodo massimo di 5 anni.

Domanda assegni familiari

Vediamo come richiedere l'ANF, come va fatta la domanda e cosa serve. L'operazione, per il rinnovo, va ripetuta una volta all'anno, naturalmente fino a quando si ha diritto. L'Inps precisa che qualunque variazione di reddito o composizione del nucleo familiare va comunicata entro un tempo massimo di 30 giorni, pena la sospensione del beneficio.

Come fare la richiesta

Il lavoratore dipendente deve presentare la domanda per ottenere l'assegno nucleo familiare al proprio datore di lavoro utilizzando il modulo ANF/DIP (contraddistinto dal codice SR16). Il datore di lavoro sarà quindi tenuto a corrispondere l'assegno per tutta la durata del rapporto lavorativo, anche nel caso in cui la richiesta venga fatta una volta cessata qualunque collaborazione, quindi con valore retroattivo (come abbiamo detto precedentemente, il pagamento va effettuato entro un tempo massimo di 5 anni). Se nel nucleo familiare sono presenti soggetti per cui si ha diritto ad una maggiorazione della prestazione assistenziale, per esempio in caso di figli minorenni disabili, il richiedente deve allegare anche l'Autorizzazione ANF ottenuta dall'INPS.

Domanda per altri lavoratori dipendenti

Come abbiamo detto a proposito dei soggetti a cui spetta l'assegno familiare, nel caso di lavoratori domestici (colf e badanti), operai agricoli a tempo determinato, lavoratori iscritti alla gestione separata e soggetti beneficiari di altre prestazioni previdenziali, l'assegno viene erogato direttamente dall'Inps. In questo caso la domanda va fatta online, utilizzando il servizio dedicato messo a disposizione dall'ente di previdenza sociale. È possibile rivolgersi anche al Contact center utilizzando i numeri gratuiti 803 164 da rete fissa e 06 164 164 da rete mobile. In ultima istanza ci si può rivolgere anche agli enti di patronato ed eventuali intermediari Inps.

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